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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

EVVIVA, SIAMO NEL 2014… MA ALL'INPS ASPETTIAMO ANCORA L'INCENTIVO DEL 2012!!!

Nazionale,

Comunicato n. 01/14

Che fine ha fatto il contratto integrativo INPS del 2012? Ufficialmente non si hanno notizie, ma da indiscrezioni raccolte sembrerebbe che si stia per chiudere il giro di valzer che accompagna abitualmente la certificazione dei contratti integrativi. I ministeri vigilanti dovrebbero restituire l’accordo per la sottoscrizione definitiva ma con una decurtazione del Fondo che potrebbe oscillare tra i 2 e i 6 milioni di euro. Un bell’affare (sic!), che sembrerebbe dovuto al computo definitivo del personale andato in pensione nel corso del 2012. Questo è quello che succede a sottoscrivere gli accordi con colpevole ritardo a fine anno o addirittura nell’anno seguente a quello di competenza, quando ormai il numero dei pensionamenti è stato certificato e si è costretti a decurtare dal Fondo le relative risorse. Quando invece deve esigere dai lavoratori la produzione, l’amministrazione si comporta con molta più solerzia, tanto da aver già definito da tempo (“ovviamente” in modo autonomo!) i piani per il 2014, mentre deve essere ancora avviata la contrattazione per il 2013!!!

 

Un meccanismo infernale che bisogna interrompere. Per questo abbiamo inviato questa mattina una lettera all’amministrazione, che alleghiamo, con la quale chiediamo: il pagamento a gennaio almeno di un acconto sul saldo 2012; l’immediata apertura della trattativa per la definizione del contratto di ente 2013, da concludersi entro la prima decade di febbraio; la costituzione del Fondo di ente 2014 e il relativo impegno di spesa entro la fine di febbraio; la definizione del contratto integrativo 2014 entro marzo di quest’anno. E’ necessario riportare a norma una brutta consuetudine che non trova ragioni plausibili e che risulta negativa per la quantificazione delle risorse da mettere a disposizione della contrattazione integrativa.

 

Si è perso già troppo tempo. Lo abbiamo scritto a fine anno: se non si interverrà per parificare le retribuzioni complessive dei lavoratori dell’INPS con quelle dei colleghi provenienti dagli enti soppressi, e questo lo si fa con i contratti integrativi, USB promuoverà immediate iniziative di protesta bloccando l’attività di produzione e boicottando il processo d’integrazione, a cominciare dalla formazione.