Quella in programma sabato prossimo a Roma si annuncia come una grande manifestazione che vuole chiudere definitivamente un lungo periodo cominciato all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, nel quale la privatizzazione delle società pubbliche strategiche e la corsa ad esternalizzare attività e servizi pubblici sono state presentate come le uniche vie per assicurare efficienza e risparmi. La storia ha dimostrato che non c’era nulla di più sbagliato.
Quando a parlare di nazionalizzazioni e di ritorno alla gestione pubblica dei servizi utili ai cittadini eravamo solo noi della USB, sembravamo un po’ marziani catapultati in chissà quale pianeta. Oggi il contesto sta cambiando e si è aperto uno spiraglio per proporre una politica d’investimenti pubblici e un recupero in mano pubblica delle attività affidate ai privati.
In campo previdenziale non è sufficiente ridurre gli effetti della Legge Fornero e agevolare l’uscita di chi ha almeno 62 anni di età, occorre rilanciare la previdenza sociale pubblica modificando il sistema di calcolo degli assegni pensionistici per assicurare in futuro pensioni pubbliche dignitose. La previdenza complementare privata non è mai decollata, giustamente sosteniamo noi, perché i lavoratori non vogliono affidare il proprio TFR alla speculazione. Nel pubblico impiego il Fondo Sirio è stato soppresso per mancanza di adesioni ed accorpato al Fondo Perseo. Sono segnali significativi dei quali bisogna tener conto.
20 OTTOBRE – ORE 14 – PIAZZA DELLA REPUBBLICA – ROMA