Il Commissario straordinario dell’INPS sta facendo dimenticare in fretta l’era Mastrapasqua, nella quale l’ente ha vissuto uno dei periodi più bui della propria storia e che la USB ha contrastato con ogni mezzo, contribuendo ad un epilogo quanto mai necessario ma affatto scontato. Lo scorso 20 marzo il Prof. Conti e un rinfrancato Direttore generale sono andati in audizione al Senato, in Commissione di controllo sull’attività degli enti previdenziali, per presentare il Piano industriale 2014-2016, che ridefinisce il progetto organizzativo dell’INPS a seguito dell’integrazione dei soppressi INPDAP e ENPALS.
Dopo aver sottolineato gli elevati standard di produttività dell’ente, il rapporto di efficienza ed economia rispetto ai gestori della previdenza pubblica di altri Paesi e alle compagnie d’assicurazione che curano forme di previdenza complementare privata, il Commissario straordinario ha affermato che non si possono chiedere ulteriori sforzi all’INPS senza compromettere quella forte reputazione conquistata nei confronti dei cittadini. “Non si può fare tutto e dire sempre di sì” – ha affermato il Commissario, rimarcando come negli ultimi anni l’ente sia stato investito da un blocco totale del turn over e da una consistente riduzione delle spese di funzionamento.
Mentre Mastrapasqua pensava di poter sostituire tranquillamente i lavoratori con la tecnologia informatica, il Prof. Conti ha chiosato – “Non c’è informatica che possa sostituire in questo campo le risorse umane”, andando dritto all’esigenza di valorizzare il personale interno, sbloccare il turn over per assumere giovani, abbassare l’età media del personale e assicurare un futuro all’INPS.
Finalmente c’è un vertice che non appare piegato alle continue richieste di tagli e di sacrifici, ma rivendica in modo diretto nuovi investimenti per mantenere gli attuali standard e migliorarne la qualità.
Finalmente c’è un vertice che vuole far tornare l’Informatica sotto il pieno controllo dell’Istituto, mentre sulla Vigilanza pone come obbiettivo l’incremento dei livelli di recupero dell’evasione contributiva per contrastare il lavoro nero e salvaguardare il futuro previdenziale.
Rispondendo ad una domanda sui servizi IPSEMA, il Direttore generale ha annunciato un ripensamento da parte dell’ente rispetto all’utilizzo esclusivo del canale informatico per la presentazione delle domande di prestazioni. Pur non tornando indietro rispetto alle scelte fatte, ai cittadini sarà assicurato supporto nelle sedi per la presentazione delle domande.
E’ un passo avanti, che va nella direzione da noi indicata da tempo, quella di lasciare aperto un doppio binario per non costringere i cittadini utenti a rivolgersi a soggetti privati come patronati e commercialisti.
C’è discontinuità con il passato, ci sono possibilità che si aprono. Cominciano a trovare attenzione questioni sulle quali ci siamo mobilitati negli ultimi anni in modo anche duro, per salvaguardare le funzioni e il futuro dell’ente, tutelare i diritti dei lavoratori e restituire servizi ai cittadini. Resta sullo sfondo la grande questione della rivalutazione della previdenza sociale pubblica, a nostro parere un passaggio necessario per evitare che i giovani lavoratori di oggi vivano un domani una vecchiaia da fame.
Valuteremo passo dopo passo le iniziative che i vertici dell’INPS assumeranno. E’ importante che si sblocchi il turn over e si ricominci ad assumere, utilizzando prioritariamente le graduatorie dei concorsi già espletati e valide fino al 2016, ma è altrettanto importante difendere il salario accessorio dagli appetiti dei ministeri vigilanti, definire i contratti integrativi in tempi più opportuni, procedere alla parificazione delle retribuzioni complessive dei lavoratori provenienti dai diversi enti e riaprire la possibilità delle progressioni economiche e professionali alle aree superiori e ai livelli.