L’intera vicenda esuberi e pensionamenti in deroga sta assumendo contorni grotteschi ed inquietanti. L’INPS rifiuta di rendere pubbliche ed accessibili le Determinazioni del Direttore generale n. P23/295 del 14 luglio 2014 e n. P23/299 del 24 luglio 2014, con allegati gli elenchi dei pensionamenti d’ufficio disposti con decorrenza 1° febbraio 2014. Cosa c’è da nascondere?
Nel frattempo alcuni colleghi che avevano ricevuto nei giorni scorsi la lettera con la comunicazione del pensionamento si sono visti recapitare successivamente una nuova comunicazione con la quale l’INPS annulla il pensionamento in quanto sono stati inseriti in posizione utile nell’elenco altri dipendenti. E’ il caos, senza alcun rispetto per la trasparenza degli atti amministrativi.
Sono pensionati d’ufficio lavoratori che avevano maturato il requisito della vecchiaia con le regole antecedenti alla Riforma Fornero, ma che hanno una scarsa anzianità di servizio, mentre sono esclusi dai pensionamenti lavoratori con più di trentacinque anni di servizio. Chi le ha fatte queste regole, il mago Zurlì?
Di fronte all’ostinato rifiuto dell’Amministrazione, USB ha scritto all’Autorità garante per il trattamento dei dati personali e al Presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione dell’INPS per chiedere un intervento sull’Istituto affinché sia assicurata trasparenza e siano rese pubbliche le citate Determinazioni del Direttore generale.