L’Unione Sindacale di Base ha organizzato oggi una giornata di mobilitazione nazionale davanti a ospedali e sedi di aziende sanitarie, per difendere il diritto alla salute garantito dall’articolo 32 della Costituzione e contro le privatizzazioni che avvelenano il Servizio Sanitario Nazionale.
SSN al collasso, dopo decenni di tagli di fondi e di personale, con ospedali incapaci ormai di garantire i livelli minimi di assistenza, al punto da costringere i cittadini a liste di attesa infinite.
Una situazione in cui si è gettata a capofitto la sanità privata, favorita dai governi di tutti i colori con provvedimenti che hanno spianato la strada a prenditori senza scrupoli. Ecco dunque che anche in Italia prende sempre più piede il modello ultraliberista, sull’esempio di quello statunitense: paga e sarai curato. È così che ci stanno derubando di un diritto costituzionale ed è contro questa situazione, puntualmente contrassegnata negli anni da scandali e malaffare, che USB si è mobilitata oggi.
Perché la sanità pubblica venga rifinanziata, perché i vuoti di personale siano colmati, perché si fermi l’emorragia del personale costretto alle dimissioni per le condizioni disumane in cui si ritrova a lavorare.
Come hanno testimoniato questa mattina al San Camillo di Roma gli idonei del concorso per ausiliari ancora in attesa di una chiamata, che esasperati per la situazione hanno occupato la direzione generale del nosocomio romano. La misura è colma, gli idonei della graduatoria vogliono il loro posto di lavoro dopo anni di disoccupazione e ormai vicini anche della perdita del reddito di cittadinanza.
Tutti questi elementi saranno riportati con forza in piazza nella manifestazione nazionale indetta per il 24 giugno a Roma, con partenza alle ore 14 da piazza della Repubblica.
Unione Sindacale di Base
14/6/23