Serve un confronto vero per una riorganizzazione della PA che coinvolga i lavoratori pubblici. In assenza di questo decideremo le mobilitazioni opportune. Comunicato stampa di CGIL-CISL-UIL pubblico impiego del 3 luglio 2012.
Avvieremo un percorso di mobilitazione che dai singoli posti di lavoro giunga fino a Palazzo Vidoni per chiedere il rispetto dell’accordo sul lavoro pubblico raggiunto il 3 maggio, senza escludere l’indizione di uno sciopero di categoria per il mese di settembre. Comunicato stampa CGIL-UIL pubblico impiego del 6 luglio 2012.
Voglio il confronto e non intendo offrire alibi al governo. Non vorrei che potesse dire: “visto che già proclamate scioperi, allora è inutile convocarvi e discutere”. Dichiarazione di Raffaele Bonanni (CISL) sulla Spending Review rilasciata al quotidiano Avvenire di domenica 8 luglio 2012.
L’ultima considerazione è relativa ai rapporti con la Fp Cisl: riteniamo importante, nella considerazione dei percorsi territoriali delle iniziative, provare comunque a coinvolgere le strutture della Fp Cisl. Comunicato CGIL-UIL pubblico impiego che annuncia la manifestazione/presidio del 19 luglio.
Abbiamo riportato stralci di dichiarazioni, comunicati stampa e volantini dai quali emergono le divisioni, il disorientamento e la debolezza della risposta di CGIL-CISL-UIL al decreto di Spending Review che ha colpito ancora una volta i lavoratori pubblici. USB il 22 giugno scorso ha proclamato lo sciopero generale contro la Riforma del lavoro e la Spending Review, ancora prima che il governo deliberasse gli ulteriori tagli agli organici delle amministrazioni pubbliche e ai servizi pubblici. Il 6 luglio USB ha organizzato in molte città del Paese una protesta immediata contro i tagli alla spesa pubblica che altro non sono che tagli ai servizi, soprattutto per sanità, scuola e autonomie locali. La protesta proseguirà nei prossimi giorni con altre iniziative, tra queste la difesa del valore del buono pasto per i lavoratori degli Enti pubblici non economici e la richiesta di adeguamento del ticket per tutti gli altri lavoratori pubblici.
CGIL-CISL-UIL difendono il Protocollo per il pubblico impiego che hanno firmato il 3 maggio scorso e che finora non ha prodotto alcun risultato se non spianare la strada a mobilità coatta e licenziamenti anche nel pubblico impiego.
La storia sindacale del Paese oggi si scrive da un’altra parte, con chi continua testardamente ad opporsi alla distruzione dello Stato sociale e fa sindacato, quell’attività che è alla base della natura giuridica delle organizzazioni che si definiscono sindacali.