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TITO' LE MOKO', IL CONCORSO INPS DIVENTA UNA COMICA

Nazionale,

Comunicato n. 15/18

 

Il concorso pubblico, che dovrà selezionare 365 “eccellenze” da inserire nei ruoli dell’INPS come “Analisti di processo – Consulenti professionali”, si è aperto non proprio sotto buoni auspici. 

Inascoltate le richieste di slittamento della prova da parte dei concorrenti che avevano difficoltà a raggiungere la capitale a causa del maltempo di questi giorni, le porte della Fiera di Roma il 27 febbraio scorso si sono aperte regolarmente per accogliere i candidati convocati alle 8.30 per il primo turno di prove. Tuttavia, dopo essersi sistemati, gli aspiranti funzionari hanno dovuto attendere fino alle 12.30 l’inizio della prova. Quattro ore con le mani in mano.

Cos’era successo? Che una volta estratta a sorte la sequenza dei 60 quesiti oggetto della prova, si è dovuto provvedere a fotocopiare i test per il primo turno di candidati. Degli oltre cinquemila previsti se ne sono presentati 2.362. La lunga attesa sembra sia stata dovuta al fatto che erano disponibili solo cinque fotocopiatrici. Se si fossero presentati tutti i candidati cosa sarebbe successo? Ad acquisire le schede anagrafiche ed a correggere gli elaborati un operatore con uno scanner da tavolo. Non si può certo dire che le società a cui è stata affidata la gestione del concorso si siano fatte guardare dietro per dispiegamento di mezzi. Cinque stampanti e uno scanner per un concorso da oltre ventiduemila domande saranno sembrati più che sufficienti. Stessa sorte per i concorrenti convocati alle 14.30, che hanno dovuto attendere le 19.00 di sera per sostenere la prova.

Chissà cosa avrà pensato Titò le Mokò, che si è inventato anche la diretta streaming per assicurare la massima trasparenza. Alla spasmodica ricerca delle “eccellenze” che può offrire il mercato del lavoro, non ci si è preoccupati  della figuraccia che avrebbe prodotto l’uso di strumenti in numero non adeguato alle esigenze ed un’organizzazione che non è apparsa “impeccabile”. Al termine del primo turno, hanno superato la prova solo in 156. Pochi in più nella sessione pomeridiana. Di questo passo, al traguardo potrebbero arrivare anche meno dei 365 previsti dal concorso. Ma si sa, a Titò le Mokò interessa portare in INPS il fior da fiore… Alla faccia di Cartagine e di tutti i cartaginesi! Perdinci e bacco!

"Si erano candidati in 22 mila per 365 posti da funzionario. Ma la prova scritta è diventata un incubo: sessioni di 6 ore per 60 domande, ritardi, ressa, disorganizzazione e proteste. La testimonianza a L43."

www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/02/28/concorso-inps-roma-prova/218280/