Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico
Al Direttore generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
Al Direttore centrale Risorse Umane
Dott. Giovanni Di Monde
e, p.c.
Al Dirigente dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Aldo Falzone
Oggetto: Trasferimenti di favore.
La scrivente organizzazione sindacale è venuta a conoscenza di una mail circolata tra dipendenti soggetti al vincolo di permanenza dei cinque anni nella sede di assegnazione a seguito di concorso pubblico bandito dall’INPS, nella quale s’invitano i colleghi interessati ad essere trasferiti ad altra sede a presentare domanda di disponibilità al trasferimento d’ufficio per esigenze organizzative e funzionali dell’Amministrazione, affidandosi alla Cisl nella persona di un delegato della segreteria nazionale, il quale si sarebbe già occupato di casi analoghi.
Quel che preoccupa maggiormente è che nella stesa mail si sostiene che l’Amministrazione sia favorevole a tale soluzione.
La scrivente organizzazione sindacale ritiene che non si possa liquidare la vicenda considerandola un caso di millanteria da parte di qualche esponente sindacale o lavoratore iscritto a quel sindacato, in quanto si è a conoscenza di casi specifici nei quali si è già derogato all’obbligo dei cinque anni di permanenza nella sede di prima assegnazione.
Se a questo si aggiunge che la stessa Amministrazione, con messaggio Hermes N. 1706 del 3 maggio scorso, ha pubblicato un interpello per il trasferimento presso la Direzione generale dell’Ente di 50 funzionari C1 assunti con il recente concorso pubblico a 365 posti di analista di processo e già assegnati alle sedi territoriali, emerge un quadro nel quale la Tecnostruttura dell’INPS per prima non rispetta le regole che essa stessa si è data, determinando un diverso trattamento tra i lavoratori dell’Istituto.
La USB Pubblico Impiego INPS, nel ribadire la propria contrarietà al trasferimento nella sede centrale dell’Ente dei 50 funzionari neo assunti, vigilerà attentamente sull’operato della Tecnostruttura denunciando ogni eventuale provvedimento di mobilità di favore mascherato da esigenza organizzativa.
Al Presidente Tridico chiediamo di attuare scelte che assicurino un operato trasparente da parte dell’Amministrazione e il rispetto delle pari opportunità per tutti, uscendo fuori dal pantano del clientelismo sindacale e politico che per troppo tempo ha condizionato sfavorevolmente il clima aziendale, deprimendo i lavoratori dell’Istituto.
Roma, 22 maggio 2019 p. USB Pubblico Impiego INPS
Luigi Romagnoli