Un articolo de “il Fatto Quotidiano” del 9 gennaio scorso dava la notizia della denuncia per abuso d’ufficio presentata dal capo del personale dell’INPS, Sergio Saltalamacchia, contro il presidente dell’Istituto, Tito Boeri, che avrebbe cercato di condizionare la selezione per la scelta del capo ufficio stampa dell’ente previdenziale, selezione terminata con un vincitore a cui non è mai stato affidato l’incarico perché non sarebbe risultato il candidato gradito al presidente.
Della vicenda c’eravamo già occupati anche noi, con un articolo pubblicato sul nostro giornale on-line “Eppure soffia” del 30 marzo 2016, nel quale chiedevamo conto dell’esito di quella selezione e degli eventuali costi sostenuti per i membri esterni della commissione esaminatrice.
Le accuse mosse dal capo del personale dell’INPS sono gravi e non possono essere derubricate alla reazione di una parte della dirigenza ad una riforma mai fatta prima nella pubblica amministrazione, come sostiene Boeri nell’intervista dell’11 gennaio al quotidiano amico “la Repubblica”.
Se le accuse mosse da Saltalamacchia sono vere il presidente dell’INPS deve rassegnare immediatamente le dimissioni e andarsene, se invece sono illazioni, Boeri deve denunciare per diffamazione il capo del personale dell’ente che presiede. Non vediamo altre alternative.
Non ci rassegniamo a vivere in un paese in cui il codice penale vale solo per i poveracci, mentre per gli altri alla fine si trova sempre la maniera di aggiustare le cose. BASTA!
LIBERIAMO L’INPS