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EL COMANDANTE TITO

Nazionale,

Comunicato n. 03/17

Con ogni probabilità oggi andrà in porto la rivoluzione organizzativa di Boeri. Sempre che di vera rivoluzione si tratti. Nella riunione dell’Ufficio di presidenza in programma oggi pomeriggio dovrebbe essere presentata la determina per l’assegnazione dei nuovi incarichi dirigenziali di prima fascia.

Il presidente dell’INPS va avanti per la sua strada nonostante continuino ad arrivargli inviti alla prudenza e richieste di maggiore chiarezza. L’ultima in ordine di tempo è una nota del Ministero del Lavoro datata 13 gennaio 2017. Traduciamo il contenuto dal linguaggio burocratico. In buona sostanza si dice a Boeri – non fare il furbo, ci hai inviato una rideterminazione dell’organico dell’INPS che interviene solo sulle aree professionali A-B-C lasciando inalterato il numero di funzioni dirigenziali di prima e seconda fascia. Ci hai detto che vuoi ridurre il numero di quelle funzioni, allora, se è vero, devi intervenire preventivamente e coerentemente sull’organico e inviarcelo nuovamente dopo che avrai apportato le dovute correzioni.

Restiamo dubbiosi che l’invito dei solerti funzionari del Ministero del Lavoro sia raccolto dal presidente Boeri, ormai deciso a sparigliare le carte e a portare fino in fondo lo scontro con gli organi di vigilanza, forte del rapporto di antica amicizia con l’attuale Presidente del Consiglio, della posizione di estrema debolezza del Ministro Poletti e, più in generale, del disinteresse della politica per le sorti dell’INPS, anche se l’economista milanese prestato alla previdenza fa di tutto per attirare su di sé gli strali del governo e dei sindacati complici, come accaduto in queste ore a seguito delle sue dichiarazioni sugli interventi in materia pensionistica fatti dal governo nella Legge di stabilità del 2017.

Tra i pochi oppositori del disegno di riorganizzazione di Boeri ci siamo ovviamente noi e non perché abbiamo interesse a difendere questo o quel dirigente. Abbiamo dichiarato da subito, in modo inequivocabile, che cancellare  direzioni centrali come Organizzazione, Formazione, Vigilanza, Credito e Welfare, Posizione Assicurativa, Convenzioni Internazionali e Comunitarie, Ispettorato, sia profondamente sbagliato dal punto di vista organizzativo e funzionale, soprattutto per alcune di queste direzioni, a maggior ragione se parallelamente si istituisce, com’è previsto nel progetto del presidente, una nuova funzione centrale dirigenziale generale denominata “Segreteria unica tecnica amministrativa”.

Nel frattempo il neo direttore generale dell’ente prima di insediarsi al primo piano della sede centrale di via Ciro il Grande ha deciso di far rimettere a nuovo l’ufficio. Purtroppo è un vizio di diversi dirigenti e un brutto segnale per i lavoratori dell’Istituto, a cui viene lesinata la carta per le fotocopie e a cui si negano strumenti per la loro tutela e sicurezza.

 

LIBERIAMO L’INPS