Il cambio di appalto nel servizio di telefonia ha portato al risultato che intere regioni, come ad esempio la Sardegna, sono completamente isolate, non solo da e verso l’esterno ma anche nei collegamenti voce interni.
Stendiamo un velo pietoso su come è stata gestita tutta l’operazione, e ricordiamo solamente come ormai le proposte di licenziamento dei colleghi volino veloci (ultima quella relativa ad un collega della Sede di Roma Monteverde), mentre in questo caso, in cui parliamo di una interruzione di un pubblico servizio della durata di settimane e che coinvolge tutta l’Italia, vogliamo vedere se mai qualcuno pagherà veramente dazio.
In ogni caso fin qui il problema teoricamente non è dei lavoratori bensì dell’Istituto, nella misura in cui i vecchi apparecchi non sono più utilizzabili ed i nuovi non sono ancora distribuiti e funzionanti.
Però per i lavoratori sorge un nuovo problema: a quanto pare la nuova ditta aggiudicataria ha difficoltà nell’approvvigionamento dei telefoni per cui in altre regioni d’Italia ai stanno distribuendo ai colleghi delle cuffie auricolari in luogo dei telefoni stessi. Al momento della distribuzione delle cuffie in qualche Sede è stata prevista la richiesta di una firma per presa consegna su un foglio precompilato, in cui è presente una sorta di clausola penale di 70 euro, nei confronti del dipendente che non fosse in grado di restituire tali cuffie auricolari.
Tale clausola a nostro avviso è vessatoria nei confronti dei lavoratori.
Non entriamo nemmeno nel merito del valore di mercato del singolo oggetto, che è di gran lunga inferiore, ma facciamo solamente presente come sia inaccettabile, per principio, obbligare il lavoratore ad assumersi l’onere di custodire un apparecchio che non deve uscire dall’Istituto e, come tutte le altre risorse strumentali, deve essere utilizzato e custodito sotto il controllo e sotto la responsabilità dell’Amministrazione.
Sensibilizziamo la Direzione regionale Sardegna e le Direzioni delle varie Sedi a modificare il documento di presa consegna delle cuffie, eliminando la citata clausola vessatoria.
In mancanza, invitiamo tutti i colleghi, interessati al ritiro delle cuffie, a non sottoscrivere alcun documento contenente tale clausola, eventualmente rifiutandosi di ritirare l’oggetto.
Coordinamento USB INPS Sardegna