Lo scorso 17 marzo la USB ha inviato una nota all’Amministrazione con la quale:
- si proclamava lo stato di agitazione delle sedi che presentano uno scostamento negativo rispetto agli obiettivi 2016 legati alla qualità;
- si chiedeva la convocazione permanente dell’Osservatorio sulla produttività, per poter monitorare costantemente l’assestamento dei risultati;
- si rivendicava il pagamento, con il mese di aprile, di una cospicua quota di incentivo 2016, sotto forma di saldo anticipato.
Nella riunione del tavolo sindacale nazionale di ieri, 21 marzo, la USB è tornata a porre le questioni sopra richiamate sollecitando risposte positive da parte dell’Amministrazione.
Se la situazione non si dovesse sbloccare, nel prossimo incontro sindacale USB porrà dette questioni in modo pregiudiziale, promuovendo iniziative di dura protesta nelle sedi interessate ad oggi dai possibili tagli all’incentivo.
Negli anni, parte delle risorse dei rinnovi contrattuali ha alimentato l’incentivo, quindi, sono soldi già nostri. Respingiamo il ricatto della produttività e pretendiamo il pagamento dell’incentivo al 100% per tutti.
Stupisce leggere i comunicati di qualche sindacato che a livello regionale, come la UILPA nel Lazio, oggi scopre quanto sia sbagliato il sistema di calcolo della produttività, mentre fino a poco tempo fa stilava le pagelline delle singole sedi elogiando quelle “più produttive”, quasi si trattasse di una gara al continuo rialzo. I frutti avvelenati di quella politica sono sotto gli occhi di tutti.
TRASFORMIAMO L’INCENTIVO IN SALARIO CERTO E STABILE