Nella giornata di oggi si è svolto presso la Regione Campania l’atteso incontro con l’assessore Marchiello che aveva lo scopo di rimettere al centro la vertenza Jabil e indicare la strada corretta per una soluzione industriale utile anche al rilancio del settore dell’elettronica a Marcianise.
Al tavolo la nostra organizzazione ha ribadito la netta contrarietà al progetto TME, che rischia di essere l’ennesimo progetto fallimentare del Casertano. Serve un’alternativa industriale degna di questo nome, con lo stato che faccia da garante. Il rilancio del settore dell’elettronica di Marcianise non può prescindere in oltre da quelle che sono le politiche industriali del territorio su cui la Regione deve fare la sua parte.
Ad oggi il rischio di mettere in strada 413 famiglie è ancora un fatto reale. Però questo non può diventare nemmeno un elemento di ricatto, che spinge le maestranze ad accettare progetti privi di credibilità, che assomigliano fin troppo a percorsi già visti, come Orefice o Softlab.
Il tavolo Ministeriale può essere riaperto e lo auspichiamo, ma prima di tutto serve chiarire questi elementi di fondo. Opportuna anche un’interlocuzione tecnica con Invitalia, la proposta TME va smontata pezzo pezzo.
USB Industria