In apertura dell’incontro svoltosi ieri in direzione regionale, l’amministrazione si è dichiarata particolarmente soddisfatta dell’impegno profuso dal personale che più si è speso in questa non facile fase di transizione per l’integrazione logistica ed informatica nonché da quei dipendenti costretti a svolgere vari adempimenti in materie specifiche praticamente da soli.
Per questi colleghi, il coefficiente di merito individuale avrà un incremento da 1 a 1.2 per l’anno 2013 (così come del resto prevedono le norme contrattuali) ed il restante personale potrà usufruire di medesimo trattamento in anni a venire. La direzione regionale ha pure specificato che questa è una prassi consolidata, in quanto già dal 2010 le segnalazioni fatte a consuntivo mirano a fare in modo che ci sia comunque una turnazione annuale per 6–7 colleghi (a rotazione) che tenderebbe all’inclusione. Nella speranza che non venga lasciato fuori nessuno.
A questo proposito va ricordato che, nonostante l’attuale normativa lasci ampia discrezionalità alla dirigenza (il cui unico obbligo grazie ad insulsi accordi siglati dai confederali è quello della comunicazione), sarebbe buona prassi che i criteri per l’attribuzione dei coefficienti di merito vadano concordati preventivamente. Ma tant’è.
Nel prosieguo dell’incontro, la RSU ha chiesto chiarimenti sulla presenza di una catena di piccole dimensioni apposta su una delle porte al V piano dello stabile che funge da uscita di sicurezza per il personale, ottenendone poi la rimozione.
E’ stata in seguito richiesta la possibilità, per i dipendenti della sede che ne manifestassero l’intenzione, di usufruire di una apposita stanza durante la pausa pranzo, magari una per piano, ripristinando l’utilizzo di locali come al piano terra in ex ENPALS.
Nell’opera di razionalizzazione logistica tuttora in corso, la direzione regionale prevede di destinare uno spazio idoneo all’allestimento di una mensa che possa ospitare un paio di centinaia di persone. Il progetto c’è, tuttavia manca il finanziamento.
Giusto per restare in tema, ci è stato ufficialmente confermato che, ad un mese di distanza dalla sottoscrizione dell’accordo (non siglato dalla USB), la mobilità regionale indennizzata è rimasta al palo per l’effettiva indisponibilità del budget sullo stanziamento, del quale avevamo inutilmente chiesto precise assicurazioni sollevando dubbi e perplessità, mentre non c’erano problemi da parte della D.G. e meno male!!!
Fuori dall’ordine del giorno, abbiamo infine riproposto all’attenzione degli organi regionali la difficile situazione, divenuta ormai decisamente insostenibile, in cui versa l’agenzia territoriale di Tivoli e le gravissime ripercussioni che sta avendo sull’utenza la mancata migrazione del 7099 al 7091 (vedi documento allegato).
Nel merito, la direzione regionale non è apparsa sufficientemente informata dell’accaduto, limitandosi a dichiarare che la DCSIT ha completato ogni operazione necessaria all’accorpamento e trincerandosi dietro alcuni adempimenti inevasi dalla locale direzione. Il che ci era stato garantito una settimana fa. Ma questo lo vedremo.
Con l’amara considerazione che adesso le trattative nel vero senso della parola sono purtroppo ridotte all’osso ed una postilla da tenere sempre ben presente: se quello che resta è l’orario di lavoro e la sicurezza, sappiamo chi ringraziare…