Si è da poco conclusa a Roma la seconda mattina di presidio permanente indetto dalla USB P.I. INPS davanti alla sede del Ministero dell’Economia, in Via XX Settembre. I lavoratori dell’ente previdenziale protestano contro i tagli al bilancio imposti all’INPS dalla Legge di stabilità 2013 e in particolare contro la richiesta del MEF di tagliare le retribuzioni dei dipendenti INPS di 300 euro mensili.
“Siamo decisi ad andare avanti fino alla soluzione positiva della vertenza”, annuncia Massimo Briguori, dell’Esecutivo nazionale USB INPS. “Nelle sedi sta continuando la protesta delle RSU e di gran parte dei lavoratori dell’ente previdenziale”.
“La Federazione nazionale USB Pubblico Impiego ha scritto questa mattina una lettera al Ministro Saccomanni – informa il rappresentante sindacale – con la quale si chiede di accettare il piano di risparmi contenuto nel bilancio dell’INPS e scongiurare così la decurtazione delle retribuzioni”.
(Lettera a Saccomanni in allegato).
“Il 18 ottobre i lavoratori dell’INPS parteciperanno allo sciopero generale, convocato da USB ed altre sigle sindacali di base, per difendere la previdenza sociale pubblica, il ruolo dell’INPS e rivendicare l’immediato rinnovo dei contratti scaduti nel 2009. Basta con la politica dei tagli lineari nel pubblico impiego. Bisogna tornare ad investire nel welfare”, conclude Briguori.