Si è svolto lo scorso giovedì il XXV coordinamento USB del Lazio al quale hanno partecipato 57 delegati delle differenti gestioni provenienti dalla intera regione. Molteplici i temi all’ordine del giorno ma, com’era facile prevedere, l’attenzione dei partecipanti si è velocemente focalizzata sulla gestione organizzativa delle imminenti elezioni RSU.
In apertura dei lavori è stato comunicato il dato, di sicuro eccellente, relativo al numero dei nuovi iscritti in regione negli ultimi mesi (la Direzione Generale va considerata a parte): si tratta di un risultato di assoluto valore frutto dell’alacre lavoro sul territorio dei delegati e che ci vede presenti praticamente ovunque.
La successiva stringata relazione sui principali contenuti dell’ipotesi CCNI 2014 ha dato luogo a un ampio e particolareggiato dibattito che ha posto in evidenza le aberranti contraddizioni di un accordo che, di sicuro, non serve ai lavoratori.
Ancora una volta il sostegno pieno è stato fornito alle sacrosante rivendicazioni dei colleghi di area A e B, letteralmente sbeffeggiati dalla contrattazione 2014.
Dubbi e perplessità sono anche emersi sulla definizione del nuovo piano budget 2015 di cui alla circolare n. 146 del novembre scorso, peraltro pubblicata in un particolare frangente nella vita dell’Istituto, con le relazioni sindacali interrotte. Nonostante il cambio della guardia alla PPC, la linea scelta dall’amministrazione sembra essere sempre la stessa, anzi può dirsi in qualche modo peggiorata e si può sintetizzare come segue: dopo sette anni di riorganizzazione fallimentare e la ventilata dismissione del famigerato parametro 124 (che negli ultimi tre anni ha comportato notevoli disagi e stress) si ha ora l’ardire di proporre l’ennesimo cambio di mentalità in corsa, per raggiungere obiettivi che minano alla base la nostra salute. Una eventualità respinta con fermezza da tutto il coordinamento.
Per quanto concerne le reiterate convocazioni che ancora vengono diramate su orario di servizio e di lavoro, in barba a situazioni molto più serie ed impellenti, sarà appena il caso di rammentare ai solerti e obbedienti dirigenti che l’udienza presso il Tribunale del Lavoro di Roma è stata fissata al prossimo 12 febbraio e questo con buona pace dei soliti sindacati collaborazionisti e “firmaioli” a turno.
Nella stessa data è stata indetta una giornata di mobilitazione nazionale contro queste modifiche unilaterali, che appaiono ancor più discrezionali ed illegittime, se si considerano le contraddittorie interpretazioni della norma subito adottate.
Dopo una breve pausa, il coordinamento è passato ad esaminare in particolare i risultati delle elezioni RSU 2012 che ci hanno portato ad un passo dal primato con ben 30 seggi conquistati nel Lazio, grazie ad un prezioso lavoro di squadra.
Un gioco di squadra necessariamente da riproporre nella piena consapevolezza che, anche dopo lo scrutinio del prossimo 6 marzo e indipendentemente dal risultato che ciascun candidato registrerà, il gruppo va tenuto insieme con compiti precisi ed impegni ben definiti per ciascuno dei componenti. E’ la sola via da percorrere.
Appuntamento dunque per tutti il prossimo 30 gennaio con l’assemblea esterna per l’intera giornata già indetta a livello nazionale presso il cinema Farnese, che segnerà un nuovo decisivo momento di lotta nel percorso di mobilitazione avviato dalla USB per fermare la macchina del fango contro i lavoratori del Pubblico Impiego.