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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

UNO IN PIU' DELLA CISL, CAMPAGNA DI ADESIONI ALLA USB PI INPS

Nazionale,

In allegato la locandina e la scheda di adesione alla USB

Nei giorni scorsi abbiamo lanciato una sfida che può apparire temeraria: far diventare USB 1° sindacato dell’INPS. Sarebbe sufficiente che il 35% degli oltre undicimila lavoratori attualmente non iscritti ad alcuna organizzazione sindacale aderisse alla USB.

 

A chi invece rimane ancora iscritto a CGIL-CISL-UIL domandiamo: perché? Perché continuate a lamentarvi dell’assenza di qualunque iniziativa da parte di quelle organizzazioni sindacali ma non vi decidete a staccare la spina? Perché rimanete ancorati ad un sistema clientelare che ormai non ha più nulla da distribuire e per questo è entrato profondamente in crisi?

 

E’ il momento di rimettere le cose a posto e di stabilire regole certe, per tornare a chiamare diritti quelli che per troppo tempo sono stati contrabbandati come favori, per recuperare quella dignità che conta più di ogni altra cosa.

 

Cosa succederebbe se USB diventasse 1° sindacato all’INPS? Che niente sarebbe più come prima:     

 

  • Quei dirigenti asserviti all’organizzazione sindacale a cui hanno vincolato la propria carriera resterebbero improvvisamente senza padrini, costretti a guardare con la stessa attenzione e con il medesimo rispetto a tutto il personale e costretti essi stessi a dimostrare il proprio reale valore;          
  • sarebbe più facile recuperare certezza delle regole, trasparenza e oggettività nella gestione del personale;         
  • i avoratori recupererebbero un potere contrattuale reale, molto più ampio dei vincoli che negli anni sono stati messi da norme di legge e dai contratti.

 

In poche parole, all’INPS si respirerebbe un’aria nuova e l’organizzazione del lavoro, le condizioni in cui operiamo ogni giorno, non le lasceremmo più decidere alla sola amministrazione, ma tutti insieme pretenderemmo di avere ruolo perché in gioco non c’è solo il mantenimento del nostro posto di lavoro ma il futuro dello Stato sociale, della salvaguardia di funzioni e diritti fondamentali come lavoro e pensioni. Dobbiamo impedire che l’INPS diventi un ente virtuale, riducendosi ad una grande banca dati al servizio delle imprese e delle altre amministrazioni pubbliche. Dobbiamo assicurare un futuro alla previdenza sociale pubblica e lo dobbiamo fare innanzitutto noi che lavoriamo in questo ente.

 

Dobbiamo costruire l’unità che serve davvero ed è quella dei lavoratori, accomunati da uguali interessi, non l’unità cortigiana di sindacati che hanno ormai esaurito qualunque ruolo. Abbiamo in maggioranza un’età matura, ma riusciremo a non considerarci mai “vecchi” se non rinunceremo a lottare, a scegliere il nostro futuro, a immaginare e a costruire una società più giusta.

 

Cambiamo musica, è il momento giusto!