Detto, fatto. Come anticipato nel nostro comunicato stampa, il 24 marzo ci siamo recati nell’ufficio del Presidente per chiedere il ripristino del servizio di assistenza fiscale per pensionati e dipendenti. Il Presidente Mastrapasqua, colto di sorpresa, questa volta non ha fatto in tempo a barricarsi dietro a porte blindate e vetrate controllate a vista.
Contemporaneamente si svolgevano numerose iniziative territoriali presso le sedi INPS con il coinvolgimento dei cittadini utenti, che in tanti hanno firmato l’appello contro la cancellazione del servizio di assistenza fiscale.
All’incontro in sede centrale ha partecipato anche il Direttore Generale. Oltre alla richiesta riguardante la consegna dei Modd. 730, abbiamo sollecitato un confronto sull’invalidità civile, già richiesto formalmente con due distinte note inviate al vertice dell’ente. Su quest’ultimo punto c’è stato l’impegno a convocare uno specifico incontro.
L’amministrazione ha legato la cancellazione del servizio di assistenza fiscale alla scarsità di personale e all’impossibilità di continuare ad impiegare lavoratori interinali, a seguito dei tagli alla spesa adottati dal governo. Sembrerebbe che, tra pensionamenti e contratti interinali non rinnovati, si perdano circa 3.000 unità rispetto al 2010. Il Presidente ha convenuto sulle nostre considerazioni riguardanti i maggiori costi per il bilancio pubblico derivanti dall’affidamento del servizio a soggetti privati come Caf e Consulenti del lavoro, oltre al danno d’immagine prodotto all’INPS, ma con il personale disponibile l’amministrazione preferisce dare priorità ad ammortizzatori sociali e compiti prettamente istituzionali.
Il Presidente Mastrapasqua ha ammesso la propria impotenza di fronte al governo dichiarando, senza fraintendimenti, di non essere riuscito in questi anni ad ottenere alcuna deroga specifica per l’INPS al blocco delle assunzioni e delle risorse economiche per la produttività. Finalmente po’ di chiarezza, tardiva ma assolutamente necessaria, per rispondere a sindacati e lavoratori, ai quali tali norme erano state promesse dal Presidente, ex Commissario, nelle video conferenze che in questi anni hanno scandito il suo mandato.
L’unica apertura, che è apparsa più una provocazione, ha riguardato la possibilità di un accordo con i Caf sindacali per svolgere il servizio di ritiro dei Modd. 730 gratuitamente per il personale INPS. Forse all’amministrazione sfugge che già all’indomani del messaggio che annunciava la soppressione del servizio di assistenza fiscale alcuni sindacati si sono precipitati ad assicurare assistenza gratuita, invece di mobilitarsi per il ripristino del servizio come abbiamo fatto noi.
Anche l’USB fornirà il servizio di assistenza fiscale gratuita a tutti i dipendenti, ma piegarsi ai cambiamenti imposti dall’amministrazione senza neanche provare a fare un minimo di resistenza, la dice lunga sugli appetiti dei vari Caf intorno a questa e ad altre partite, con il sindacato trasformato in pura azienda di servizi, utile solo ad ottenere sconti per l’iscrizione all’università, pacchetti ferie, tessere per il supermercato e chi più ne ha più ne metta. Ancora una volta lasciateci rivendicare la nostra diversità e ringraziare quanti si sono mobilitati con noi per chiedere all’amministrazione il ripristino del servizio di assistenza fiscale. La mobilitazione continua, con l’obiettivo di ottenere per il prossimo anno il ripristino del servizio di ritiro dei Modd. 730 e di impedire che altri servizi finiscano nelle mani dei privati.