Questa volta l’amministrazione si è veramente superata e un simile record non ha alcuna possibilità di essere battuto, entrando a pieno titolo nel Guinness dei primati.
Ricordate il messaggio con cui alle ore 15.14 del 13 dicembre dello scorso anno (era un venerdì) veniva comunicato il trasferimento del personale di Guidonia il successivo lunedì 16 presso l’agenzia territoriale di Tivoli? Il tutto in un solo weekend?
Ebbene, a distanza di pochi mesi, con un nuovo messaggio del 15 aprile scorso la direzione regionale ha comunicato che l’agenzia di Guidonia ha praticamente cessato di essere operativa a partire da quella stessa data e inoltre che tutte le attività precedentemente svolte sono state assorbite dall’agenzia territoriale di Tivoli, CAP di competenza e personale dipendente compresi.
Formalizzazioni a parte e nonostante le molteplici assicurazioni fornite sul completamento delle operazioni necessarie al corretto accorpamento delle attività sulle diverse procedure da parte della DCSIT, sta di fatto che oggi il 7099 risulta disabilitato, mentre non è affatto scontato che le disoccupazioni vengano erogate a maggio con buona pace di un’utenza spazientita che ogni giorno si riversa agli sportelli.
Con l’accorpamento delle agenzie è poi emerso in tutta la sua drammaticità anche il problema dei carichi di lavoro, che andrebbe affrontato e risolto una volta per tutte, partendo dalla considerazione che dell’organico complessivo (di 42 unità) fanno parte ben 18 colleghi appartenenti alle aree A e B, equamente suddivisi.
A questo proposito nel corso dell’assemblea svoltasi la settimana scorsa la USB ha chiarito con documenti alla mano che il personale di area A non può in alcun modo essere inserito in turnazioni allo sportello e che ogni interpretazione delle norme che fosse assunta in maniera difforme può essere perseguita anche per via legale. Stesso discorso per i cosiddetti orientamenti da parte della direzione regionale.
La battaglia portata avanti con determinazione ormai da 9 mesi dagli Irregolari di Monteverde ed estesa poi con alterna fortuna anche alle altre sedi in ambito regionale insegna e testimonia che gli obiettivi si possono raggiungere insieme, proprio perché l’amministrazione inequivocabilmente arretra (e al tempo stesso si premunisce per non lasciarci le penne), laddove i lavoratori si mostrano uniti e compatti negli scopi da perseguire, questo naturalmente con la dovuta perseveranza.
Considerati i precedenti, la direzione metropolitana ha pensato bene di affidare ad un “facilitatore” il compito certamente non agevole di favorire l’unificazione in sede con incontri e riunioni che già dal prossimo mese andranno a diradarsi.
Così come l’auspicata trasformazione dell’agenzia (da territoriale in complessa) non potrà assumere la veste di panacea di tutti i mali se non si procede ad una seria e fattiva riorganizzazione del lavoro e degli sportelli tuttora in sofferenza.
Come se non bastasse, ciliegina sulla torta nell’attuale situazione di emergenza in cui versa l’agenzia territoriale, è stato velocizzato il passaggio di attribuzione di nuove competenze relativo al punto cliente INPDAP: uno sproposito inaudito del quale francamente si poteva pur fare a meno specie in un simile frangente.
Insomma, a Tivoli si continua a navigare a vista inseguendo parabole velleitarie, mentre proseguono balletti indecorosi come al solito sulla pelle di lavoratori ed utenti.