(Caso 1) - Il Direttore generale dell’Inps firma una determina di modifica dell’orario di servizio delle sedi e delle agenzie che, se applicata, impedirebbe ai lavoratori di terminare il normale orario di lavoro e, solo successivamente, l’amministrazione decide di aprire il confronto con le organizzazioni sindacali.
(Caso 2) - L’Inps trattiene fino a € 100,00 dall’incentivo che sarà erogato ai lavoratori dell’Inpdap con lo stipendio di luglio, a parziale copertura di una precedente maggiore elargizione del premio di produzione relativo al 2012, ma solo le proteste sindacali convincono l’ente ad un confronto nel merito della questione e all’individuazione di una soluzione di cui tratteremo più avanti.
Non sarebbe meglio parlarsi prima di assumere decisioni che impattano sulla vita e sulla retribuzione dei lavoratori dell’ente? La svolta autoritaria che si vuole imporre al Paese sta trovando adepti anche all’interno dell’Inps? Noi non ci stiamo e con senso di responsabilità ma al tempo stesso con grande determinazione lo abbiamo dimostrato in entrambe le situazioni sopra accennate.
E’ da qui che a nostro avviso bisogna partire per raccontare gli avvenimenti degli ultimi giorni, altrimenti il ruolo del sindacato diventa inevitabilmente sempre più residuale.
MODIFICA ORARIO DI SERVIZIO
Ancora una volta le solerti ispezioni del Ministero dell’Economia spingono l’amministrazione a modificare istituti e consuetudini che impattano sulla vita dei lavoratori dell’ente. Anche l’orario di servizio è finito sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori del ministero, che eccepiscono sull’articolazione dell’orario di lavoro per turni in vigore all’Inps e chiedono di anticipare la chiusura delle sedi per risparmiare sulle spese generali.
Questa è almeno la giustificazione dell’amministrazione nel presentare una determina del Direttore generale che riduce l’orario di servizio delle sedi territoriali (vale a dire l’apertura degli stabili non l’orario di lavoro che è cosa diversa) fino alle 18 dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì l’orario di servizio cesserebbe addirittura alle 16, impedendo così ai lavoratori che usufruiscono della flessibilità di terminare il normale orario di lavoro. Questa tipologia di apertura riguarderebbe direzioni regionali e provinciali, filiali di coordinamento, agenzie interne e complesse.
Ancora più stringente l’orario di servizio delle agenzie territoriali, che sarebbe ridotto alle 17 dal lunedì al giovedì e alle 16 il venerdì.
Non viene modificato invece l’orario di servizio della direzione generale, che resta confermato fino alle 20 compresa la giornata del venerdì, giustificando tale scelta con la necessità di fornire riscontro alle esigenze degli organi dell’Istituto.
Abbiamo contestato la scelta dell’amministrazione e ottenuto il blocco di qualunque decisione prima dell’avvio del necessario e urgente confronto su una materia delicatissima.
Abbiamo più che il sospetto che si voglia utilizzare la modifica dell’orario di servizio per ottenere la sostanziale modifica dell’orario di lavoro e degli istituti ad esso collegati come la flessibilità.
In questo contesto diventa sempre meno spiegabile che lo straordinario resti nel bilancio dell’ente, dando all’amministrazione mano libera nell’utilizzo di risorse che sono dei lavoratori. Con il contratto integrativo 2014 si riporti immediatamente lo straordinario all’interno del Fondo di ente e con quelle risorse s’incominci a finanziare il processo d’integrazione. Basta con gli indugi e con i soldi dei lavoratori buttati dalla finestra sotto forma di risparmi di spesa!!!
INCENTIVO INPDAP
Come riportato in apertura del comunicato, con lo stipendio di luglio ai lavoratori ex Inpdap che percepiranno l’acconto sul saldo dell’incentivo 2013 sarà decurtata una quota fino ad un massimo di € 100,00 (C5) relativa al premio di produzione 2012, il cui importo erogato è risultato superiore al dovuto.
Ci siamo immediatamente attivati con l’amministrazione per approfondire la questione e individuare un’opportuna soluzione. Al termine di un serrato confronto abbiamo ottenuto che il recupero non avvenga in sole tre rate ma in dodici, spalmate su tre anni a partire da luglio e collegate agli acconti ed al saldo annuale del premio di produzione (es. fino a B1 € 301,50 : 12 = € 25,12 per ogni trattenuta / es. C5 € 494,14 : 12 = € 41,18). Con la retribuzione di agosto sarà restituita ai lavoratori interessati la quota superiore al dovuto trattenuta con lo stipendio di luglio (es.C5 € 100,00 - € 41,18 = € 58,82 da restituire al lavoratore).
Si può dire che la responsabilità di quanto accaduto risiede altrove e che non sarebbe dovuta ricadere come effetto negativo sui lavoratori. Si può dire che tali responsabilità andrebbero individuate e perseguite. Tutto vero, ma resta il fatto di una maggiore erogazione d’incentivo che andava in qualche modo recuperata ed è quello che sta facendo l’ente. Da parte nostra abbiamo rinnovato la richiesta, che stata accettata, di un approfondimento tecnico sulla ripartizione delle risorse 2012 della sezione Inpdap del Fondo, per verificare se vi siano incongruenze che portino al recupero di somme residue. Vogliamo sperare che nessun sindacato segua il metodo Peppetti, ingenerando scompiglio e confusione tra i lavoratori per cercare consensi sul piano emotivo. E’ noto quanto ha scritto il sindacalista dell’UGL sugli A fuori ruolo, mentre tutti gli A sono nei ruoli dell’Inps, e con quanta disinvoltura abbia affrontato la presente questione, col rischio di arrecare un danno anche maggiore ai lavoratori. Questi sindacalisti, che vediamo poco agitarsi nelle piazze e nell’ente e molto sui fogli di carta, si sono sempre dimostrati utili alla causa di CGIL-CISL-UIL, a cui è stato sempre funzionale accreditare l’UGL come sindacato apparentemente e fintamente alternativo alla loro linea. Basterebbe vedere la rapida ascesa di Renata Polverini, dal ruolo sindacale a quello di opinionista televisivo a Rai3 e nei programmi di approfondimento giornalistico, con l’appoggio della CGIL di Epifani, per approdare successivamente alla presidenza della Regione Lazio e ad una carriera politica che dura tuttora.
Ci sono molti altri argomenti da affrontare, come: ESUBERI, MOBILITA’, SCOSTAMENTO OBIETTIVI 2013, PROFILI SPECIALISTICI INPDAP, ecc. Lo faremo in un prossimo comunicato che sarà diffuso a breve.