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Lazio

DI CORSA VERSO DOVE ?

Roma,

Comunicato n. 18/12

Assente il solo Disaster manager, si è svolto giovedì scorso in sede regionale il tanto atteso secondo round del confronto avente ad oggetto la circolare n. 66. Stoppato il forzato tentativo d’applicazione presso la Filiale di coordinamento di Roma sud - ovest EUR grazie alla diffida della USB, la direzione regionale senza presentare alcun testo ha illustrato la nuova proposta dell’amministrazione che prevede lo sportello mattutino dalle ore 8.30 alle 12.30 (blocco del numeratore alle ore 12.00) e la consulenza pomeridiana dalle ore 13.30 alle 15.30 tranne il giovedì per il quale era stata prevista dal comitato dei direttori una soluzione di compromesso dalle ore 15.00 alle 17.00 peggiorativa rispetto a quella iniziale. Il tutto corredato da una improbabile serie di corsi di formazione in estate, con particolare attenzione per quelli utili a rafforzare la personalità degli sportellisti da attivarsi in loco on the job “affiancando personale esperto a meno esperto”.

Dopo aver messo nel giusto rilievo il comportamento correttamente assunto (e non riscontrabile in altri ambiti) dalla direttrice della Filiale di coordinamento di Roma nord - ovest, la USB ha ribadito il proprio netto dissenso a quello che già si profila come l’ennesimo tentativo di sperimentazione nella sperimentazione, facendo peraltro riferimento a tutti i documenti emanati dalle assemblee RSU e ritenuti incredibilmente superati dalla UIL, sempre pronta a cogliere al volo le opportunità della famigerata circolare 66. Della serie: fate pace con il cervello.

Nel merito abbiamo pure chiesto l’emanazione di una bozza omogenea a livello regionale da ridiscutere (essendo sparita con un colpo di bacchetta magica dal tavolo la proposta di avvio sperimentale della Fata Nocciola), che il successivo periodo di sperimentazione parta dal primo settembre (e non prima), indispensabili chiarimenti sulla documentazione da accettare allo sportello (contrapposizione con il dettato della circolare n. 47) ed il ritiro della soluzione di compromesso.

Le precise e puntuali richieste sono state più volte pretestuosamente interrotte con malcelato fastidio dalla DiMA imperante (Di Michele - Alberini) e sempre con il medesimo intercalare “Ma questo è un intervento o un chiarimento?” ai danni anche della esterrefatta delegata di Montesacro, non abituata a simili scempi.

La CISL ha rimarcato l’effettiva disomogeneità riscontrata su territorio per quel che riguarda la chiusura degli sportelli, mentre la CGIL si è dimostrata ancora una volta subalterna. Perse definitivamente le tracce della delegazione CISAL.

Una direzione regionale frettolosa ed in tutt’altre faccende affaccendata ha poi comunicato che sarà presto emanato un testo delle Linee guida da condividere, mentre per quanto concerne l’accorpamento tra gli enti ci sono state fornite le seguenti date: entro il 31.10.2012 Tuscolano, entro il 31.12.2012 Montesacro, entro il 31.03.2013 Rieti. Con tanti saluti agli impegni presi al tavolo nazionale.

Rinviata la discussione sull’attuale utilizzo di personale non vedente/ipovedente sollecitata oltre un mese fa dalla USB, la nuova zarina, insofferente alle regole più elementari, ha dimostrato di avere fretta di chiudere, di averci “informato” e di non voler perdere tempo con le OO.SS., costretta quasi a doverle ascoltare. Tutto questo per approdare probabilmente in D.G., ma gli altri, per andare dove?