Dopo il disastroso accordo firmato da tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo, che avrebbe permesso di essere trasferiti esclusivamente nelle sedi indicate nell’elenco allegato all’intesa, la USB ha preso in mano la situazione e si è adoperata affinché le lavoratrici ed i lavoratori interessati potessero essere destinati alla sede desiderata.
C’è da registrare purtroppo la volontà della Tecnostruttura di non voler modificare la procedura in corsa lasciando così il pallino nelle mani dei direttori regionali, che potranno decidere se accogliere o meno le istanze dei lavoratori per sedi diverse da quelle inserite nell’elenco. USB ha fatto di tutto per convincere l’Amministrazione ad accogliere tutte le domande e ad assicurare una mobilità trasparente, ma le resistenze ad abbandonare le pratiche clientelari che finora hanno governato l’Ente e le politiche del personale sono ancora forti.
Il sindacato di base dell’INPS, in assenza di precise indicazioni da parte della Tecnostruttura, ha consigliato alle colleghe ed ai colleghi interessati al trasferimento in sedi diverse da quelle in elenco di presentare comunque la domanda on line, indicando nelle note la sede effettiva desiderata.
Ora la USB chiede all’Amministrazione di accettare tutte le domande di trasferimento presentate, destinando il personale alle sedi richieste, anche se non presenti nell’elenco, poiché eventuali ulteriori carenze di personale a livello territoriale potranno essere colmate con i nuovi ingressi, che la Tecnostruttura ha affermato di voler acquisire per metà giugno. Nessuno venga a parlare di sedi in esubero, con un’attuale carenza di personale delle Aree A-B-C di almeno 2.000 unità.