Pubblichiamo la PIATTAFORMA discussa e votata dal Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS.
Il documento resta aperto al contributo delle lavoratrici e dei lavoratori dell'ente.
Ringraziamo quanti hanno inviato pareri e suggerimenti nei giorni precedenti il Coordinamento.
Esecutivo nazionale USB P.I. INPS
Il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS, riunito a Frascati (Roma) nei giorni 2 e 3 ottobre 2014, rivendica l’immediato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto nel 2009 e respinge la proroga del blocco dei contratti prevista dal DEF del governo Renzi fino al 2020.
Le delegate e i delegati della USB evidenziano le precarie condizioni economiche in cui ormai sono costretti anche i lavoratori pubblici e denunciano l’ulteriore attacco portato ai lavoratori e ai servizi con la Riforma della pubblica amministrazione e con il Jobs act.
Al termine dei lavori il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS riconosce in pieno la necessità e le ragioni dello sciopero generale confederale proclamato dalla USB per l’intera giornata del 24 ottobre e invita le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS a portare nella giornata di mobilitazione anche i punti della presente Piattaforma:
- SALUTE E SICUREZZA – Obbligo dell’amministrazione a garantire la sorveglianza sanitaria annuale del personale e la pausa rigeneratrice di 15’ ogni 2 ore di lavoro continuativo al personal computer, come previsto dalle norme;
- ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO – No all’orario di servizio stabilito unilateralmente dall’amministrazione in 50 ore settimanali. No a differenze di trattamento tra la Direzione generale e le Sedi territoriali. Consentire la conclusione del normale orario di lavoro, comprensivo della pausa mensa, in ognuno dei cinque giorni lavorativi, nonché la fruizione piena dell’attuale flessibilità massima stabilita in 2 ore giornaliere. Dare la possibilità, inoltre, di poter effettuare giornalmente almeno 1 ora di lavoro eccedente il termine dell’orario ordinario di lavoro, considerando la flessibilità massima giornaliera;
- TRASPARENZA DEGLI ATTI – Pubblicazione di tutte le graduatorie riguardanti il personale dell’Istituto (pensionamenti per spending review – mobilità nazionale e territoriale – selezioni interne ecc.), rendendone accessibile la visualizzazione a tutti i lavoratori;
- PENSIONI – Superamento delle attuali regole, a cominciare dall’abrogazione della Riforma Fornero, diminuendo l’età prevista per l’uscita dal lavoro e stabilendo un sistema di calcolo delle pensioni che assicuri un reddito dignitoso a tutti. Cancellazione di ogni forma di contratto precario con il pieno utilizzo del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Acquisizione di risorse dalla lotta all’evasione e alla corruzione, utili a finanziare il sistema previdenziale pubblico. Unificazione delle casse previdenziali dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, con la possibilità di cumulare la contribuzione precedente senza oneri;
- MANSIONISMO – Avvio immediato di nuove selezioni che interessino tutto il personale, con l’obiettivo di svuotare progressivamente le Aree A e B e di costituire l’Area unica C;
- CRITERI PER SELEZIONI INTERNE – Assicurare trasparenza e oggettività, utilizzando per la prova selettiva test di natura professionale ed evitando punteggi discrezionali;
- EQUIPARAZIONE DEGLI STIPENDI – Tempi certi per la completa equiparazione delle retribuzioni a parità di livello economico. Riconoscimento di un trattamento unico di professionalità che accorci la forbice retributiva tra i livelli economici inferiori e quelli apicali dell’attuale sistema di classificazione (il TEP di un A1 dovrebbe essere superiore a quello di un C5), esattamente il contrario di quanto previsto dall’Accordo di programma firmato da CGIL-CISL-UIL;
- DIFFERENZE RETRIBUTIVE CON LA DIRIGENZA – Ridurre l’eccessiva forbice retributiva tra la dirigenza e i lavoratori delle Aree professionali A-B-C;
- COMPOSIZIONE DEL FONDO DI ENTE – Trasferimento al Fondo di ente delle risorse complessive dello straordinario attualmente inserite nel bilancio di ente;
- INCENTIVO – Stabilizzare ulteriori quote di salario accessorio con voci fisse e continuative della retribuzione per arrivare progressivamente all’azzeramento dell’incentivo, impedendo così ai ministeri vigilanti e agli organi interni di controllo di scippare una fetta importante dell’intera retribuzione dei lavoratori;
- PROCESSI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE – Ricomposizione dei processi e finanziamento delle posizioni organizzative con le risorse del bilancio dell’ente e non più con il Fondo di tutti i lavoratori. In un percorso intermedio prevedere almeno che siano addebitate al Fondo della dirigenza le indennità per funzioni in precedenza coperte da dirigenti (Agenzie complesse ex Sedi sub provinciali);
- CONTRATTI INTEGRATIVI REGIONALI – Difesa del contratto integrativo nazionale di ente e contrasto di ogni iniziativa di decentramento delle decisioni che sottragga unicità ai diversi istituti del contratto;
- FORMAZIONE – Fare della Formazione un vero strumento di crescita professionale generalizzata, sgombrando il campo da ogni suo utilizzo distorto;
- TELELAVORO E LAVORO SATELLITARE – Attenzione alle esigenze dei lavoratori evitando che tale istituto sia utilizzato in modo discriminatorio;
- EX DOCENTI – Ricerca di una soluzione legislativa che sani l’ingiustizia fin qui perpetrata e riconosca la RIA maturata nel periodo d’insegnamento;
- POLIZZA PER RISCHI PROFESSIONALI – Individuazione da parte dell’amministrazione di una polizza da proporre al personale interessato;
- ASSUNZIONI E COMANDATI – Proroga del personale in comando presso l’INPS e utilizzo di tale istituto per strette esigenze organizzative. Nel processo di acquisizione del personale dare priorità all’assunzione degli idonei dei concorsi pubblici già espletati e alla stabilizzazione degli infermieri e di quanti provengono da enti nel frattempo disciolti.
La Piattaforma è stata approvata all’unanimità dal Coordinamento
Il documento ha tenuto conto dei suggerimenti pervenuti dai lavoratori nei giorni precedenti la riunione di Coordinamento. La Piattaforma diventa ora strumento di confronto con le lavoratrici e i lavoratori dell’ente e resta aperta al contributo della base.
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