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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

ACCONTO ELETTORALE. L'AMMINISTRAZIONE SOCCORRE CGIL-CISL-UIL IN VISTA DELLE RSU

Nazionale,

Comunicato n. 12/15 In allegato la richiesta di convocazione USB del 4 dicembre 2014

Con lo stipendio di febbraio sarà pagato un acconto relativo al saldo dell’incentivo 2014. Probabilmente la cifra sarà ufficializzata questo pomeriggio all’interno dell’Osservatorio sulla produttività, dove dovrebbero essere portati i dati definitivi relativi agli obbiettivi dello scorso anno. Pensiamo di non andare lontani se azzardiamo un acconto medio lordo  tra i 1.200 e i 1.500 euro. All’interno dello stesso Osservatorio porremo con forza  l’esigenza di verificare i sistemi di programmazione e misurazione degli obbiettivi di produzione con particolare attenzione a quanto accaduto alla Sede di Taranto e che potrebbe portare, a livello nazionale, alla mobilità obbligatoria di centinaia di lavoratori soprattutto dell’Area A.

 

Non dimentichiamo, tuttavia, che a novembre del 2014 l’Amministrazione ha corrisposto come incentivo circa 900 euro in meno rispetto al 2013, trattenendo le risorse per finanziare il nuovo TEP a partire da gennaio 2014. Successivamente, il contratto integrativo 2014 ha stabilito che i nuovi importi del TEP decorreranno da dicembre. USB aveva già chiesto con una nota ufficiale all’Amministrazione (vedi allegato) di erogare con lo stipendio di dicembre 2014 quanto non pagato a novembre. L’Amministrazione ha opposto problemi tecnici sia a dicembre che a gennaio. In buona sostanza per l’ente non si poteva pagare quanto sarebbe dovuto già essere pagato due mesi prima. (?!)

 

E’ evidente che non c’è stato alcun impedimento tecnico e che la scelta è politica. L’Amministrazione a tre giorni dall’avvio delle elezioni RSU da una mano a CGIL-CISL-UIL, che potranno così rivendicare quel pagamento come  frutto della contrattazione e della loro capacità di ottenere risultati. Esattamente come tre anni fa, alla vigilia delle precedenti elezioni RSU, con la differenza che allora la CGIL dell’INPS era tra chi non firmava gli accordi perché recepivano la Riforma Brunetta e contestava a CISL e UIL di sostenere scelte che cancellavano i diritti dei lavoratori.

 

L’Amministrazione e CGIL-CISL-UIL pensano di poter comprare con quattro soldi il consenso dei lavoratori dell’INPS, facendo passare per concessione quello che è un diritto. E’ infatti un diritto dei lavoratori percepire l’incentivo perché è stato costruito negli anni con una parte delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali che non hanno incrementato lo stipendio tabellare ma sono finite nel calderone del Fondo di ente.

Il pagamento a febbraio di una parte dell’incentivo che, come sostenuto dalla USB,  doveva essere già stato corrisposto a novembre è un diritto dei lavoratori che non deve essere usato strumentalmente dall’amministrazione per favorire CGIL,CISL,UIL.