Da pochi minuti alcuni delegati della USB Pubblico Impiego stanno occupando i locali della ex Sede INPS di Roma Centro, in Piazza Augusto Imperatore, da oltre due anni declassata ad Agenzia. Da domani saranno interrotti i collegamenti telematici e la Sede chiuderà definitivamente i battenti. E’ previsto il trasferimento dell’attività presso l’INPDAP di Via Beccaria.
“La spending review adottata dall’INPS è devastante – esordisce Luigi Romagnoli coordinatore nazionale della USB Pubblico Impiego INPS – il risultato è l’impoverimento della presenza dell’INPS sul territorio e la distruzione del sistema pensionistico pubblico”.
“Il vertice dell’ente previdenziale persegue un’informatizzazione spinta che sta trasformando l’INPS in un ente virtuale – continua l’esponente di USB – espellendo dall’Istituto molti cittadini che sono costretti a rivolgersi a patronati, consulenti e commercialisti per chiedere prestazioni all’INPS”.
Precisa Romagnoli: “I ripetuti interventi legislativi su lavoro e pensioni, compresi quelli attuati dal Governo Monti, stanno portando ad un ridimensionamento della funzione dell’INPS e dell’intero sistema di protezioni sociali. Non si interviene sul precariato, si rendono più facili i licenziamenti e il frutto dei tagli alle pensioni sarà che in futuro l’INPS liquiderà pensioni da fame, al di sotto dell’assegno sociale”.
“Abbiamo dunque occupato i locali dell’Agenzia INPS di Roma Centro – aggiunge il sindacalista - per chiedere il cambiamento della politica organizzativa dell’ente previdenziale. Domani terremo un’assemblea con i lavoratori e un sit-in pubblico all’ingresso della sede, in coincidenza con la giornata nazionale di mobilitazione contro la Riforma del lavoro e l’Intesa di maggio sul pubblico impiego firmata da CGIL-CISL-UIL. Non staccate la spina a questa storica Sede, non smantellate il sistema previdenziale del Paese”, conclude Romagnoli dell’USB.
UFFICIO STAMPA USB