Abbiamo avuto modo di spiegare in precedenti comunicazioni che Tito Boeri, attuale presidente dell’INPS, è direttore scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti, di cui è presidente Carlo De Benedetti, l’editore a capo anche del Gruppo Editoriale l’Espresso.
Nulla di strano, quindi, che nel paese delle lobbies, delle casate, dei gruppi di appartenenza, si confezioni un bell’articolo sul settimanale di famiglia per tessere le lodi del presidente dell’INPS, come fece in passato l’altro principale settimanale nazionale “Panorama” con Antonio Mastrapasqua.
L’articolo pubblicato su “l’Espresso” di questa settimana si intitola “Con Boeri arriva Transparency” ed è firmato da Gloria Riva. In buona sostanza, si afferma che le nomine dei dirigenti all’INPS avvengono in modo poco trasparente e senza alcuna selezione, ma con l’arrivo di Boeri le cose cambieranno. E’ l’annoso e irrisolto problema della selezione della classe dirigente, che non riguarda solo l’INPS ma l’intero pubblico impiego. Per la verità, i criteri fin qui seguiti sono stati del tutto trasparenti e legati spesso e volentieri all’appartenenza sindacale e politica degli interessati.
USB ha denunciato più volte le modalità con cui si sono selezionati i dirigenti e si sono affidati gli incarichi. Basti ricordare l’operazione condotta dall’ex presidente dell’INPS Mastrapasqua, con l’affidamento di posizioni dirigenziali di prima fascia a un gruppo di giovani pretoriani che avrebbe dovuto sostenerlo nella pretesa di svolgere contemporaneamente i ruoli di governo e di gestione dell’ente.
Sarà davvero Tito Boeri a garantire il cambiamento? A guardare le prime mosse del presidente dell’INPS c’è da essere molto perplessi:
- nomina forzata del Direttore generale con la garanzia del possesso dei requisiti di esperienza richiesti dalle norme, che il curriculum vitae del dirigente proveniente dal privato non lascia invece trasparire;
- nomina di una portavoce non iscritta all’albo dei giornalisti con un indennizzo annuo di € 80.000,00 (nomina su cui è intervenuta la Corte dei conti);
- affidamento dell’incarico di responsabile scientifico ad un economista della Fondazione Rodolfo Debenedetti e fondatore, insieme a Boeri, del sito di economia “lavoce.info” (incarico ritirato a seguito della trasmissione degli atti alla Corte dei conti e trasformato in un interpello pubblico).
Considerato che Boeri è alla guida dell’INPS da meno di cinque mesi, il nuovo corso sembra essere addirittura peggiore del vecchio, ma “l’Espresso” è fiducioso che questa sia la strada giusta per la trasparenza. (???)