Lunedì 3 agosto si è riunito l’Osservatorio nazionale sulla produttività per esaminare i dati di produzione relativi al secondo trimestre 2015.
Dai documenti forniti emergono una serie di criticità di alcune sedi derivanti, nella stragrande maggioranza dei casi, da fattori strutturali che, se non corretti, continueranno a penalizzare il raggiungimento degli obiettivi ed i compensi dei lavoratori.
Sottolineando che, per effetto dell’aggiornamento del nuovo cruscotto, non è stato possibile svolgere l’incontro dell’Osservatorio per mancanza di dati congrui, l’Amministrazione per il primo trimestre 2015 ha deciso unilateralmente di erogare il primo acconto dell’incentivo con parametro 100 a tutte le sedi.
La USB ha chiesto di procedere allo stesso modo anche per gli acconti successivi rinviando eventuali tagli dei compensi incentivanti alla fase di verifica del saldo finale. Una necessità dovuta anche alla mancata tempestiva informazione alle organizzazioni sindacali a livello regionale e di sede, e di conseguenza a tutti i lavoratori, dei dati di produzione e della necessità di adottare correttivi per il pieno raggiungimento dei risultati.
Ieri, in un nuovo incontro con l’Amministrazione, si è aperta la prima fase del tavolo tecnico sulla possibilità di intervenire per modificare gli attuali parametri, ed avviare una nuova modalità di misurazione della performance del personale della aree A,B,C.
Dalla discussione è emerso con chiarezza che è necessario correggere l’eccesiva enfasi data agli aspetti quantitativi della produzione a scapito della qualità che genera valore per l’utenza e per l’Istituto.
Rilevata la scarsa corrispondenza tra la misura e le attività effettivamente svolte, evidenziata dalla stessa amministrazione, la USB ha sottolineato la necessità di procedere ad una profonda revisione del catalogo dei prodotti e della loro misura, con particolare riferimento alla scarsa valorizzazione dei prodotti della “gestione privata” e dei prodotti della ex gestione INPDAP, che stanno mettendo a dura prova, sempre di più, il raggiungimento degli obiettivi che consentono la corresponsione dei compensi incentivanti.
Durante la discussione è emersa la volontà dell’Amministrazione di voler valorizzare in un modo diverso rispetto al passato il dato relativo alla qualità.
La USB ha sottolineato la necessità di fare riferimento, a questo fine a quanto previsto dalla carta dei servizi, al contenimento dei costi, al valore economico della produzione, attribuendo maggior riconoscimento all’attività di “consulenza” svolta dai colleghi addetti agli sportelli ed al rapporto con l’utenza.
In ultimo abbiamo chiesto al Direttore centrale della Pianificazione di farsi carico di quanto evidenziato dalle RSU e delle OO.SS. della sede di Pavia in data 28 luglio u.s. al fine di trovare la necessaria soluzione al problema.