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Lazio

UN PASSO DOPO L'ALTRO

Roma,

Comunicato n. 37/14

La riunione svoltasi ieri in sede regionale aveva ad oggetto lo scorrimento delle graduatorie di mobilità regionale e l’articolazione dell’orario di servizio e lavoro.

L’amministrazione ci ha consegnato tre tabelle, frutto di studio accurato, da cui risulta la forza complessiva delle sedi e agenzie alla data del 15 ottobre scorso, con ripartizione tra i colleghi dell’area A (258), delle aree B e C (2.066) e quelli infine assegnati alla invalidità civile e ai Poli (252) per un totale di 2.576 unità.

Tenuto presente che al momento non sono state rese pubbliche le graduatorie definitive della mobilità nazionale, propedeutiche ai vari spostamenti in ambito regionale, la direzione ci ha comunicato che “non è possibile subito mandar via tutti”, anche se certamente le richieste dei singoli lavoratori vanno soddisfatte.

Nel tentativo di una difficile razionalizzazione delle risorse attualmente esistenti in regione, abbiamo a questo punto rappresentato da una parte l’esigenza di muovere, sia pure a piccoli passi, la graduatoria in essere, dall’altra quella di un necessario e tempestivo aggiornamento, che verrà effettuato dopo i prossimi pensionamenti.

Nonostante l’oggettivo ritardo, dunque, lo scorrimento delle graduatorie prevede il trasferimento di 16 colleghi dal prossimo 3 novembre (14 a Tivoli, 1 a Poggio Mirteto ed 1 a Monterotondo), mentre per gli altri bisogna purtroppo aspettare, a cominciare dalla graduatoria verso Cassino che sarà sbloccata quanto prima.

Il punto successivo all’ordine del giorno prevedeva la nuova articolazione che il direttore generale ha pensato bene di imporre tramite Hermes inerente l’orario di servizio e di lavoro, sul quale si è detto di tutto di più. E senza alcun criterio.

Ci è toccato perciò ripetere innanzi tutto che l’orario di servizio congegnato così com’è va comunque ad impattare sull’orario di lavoro (modificandolo nei fatti), che l’orario di lavoro è tuttora materia oggetto di trattativa (riforma Brunetta), che due precise richieste in tal senso sono state inviate alle direzioni nazionale prima e regionale poi (senza peraltro ottenere risposta) e che, pertanto, la USB ha fornito il mandato allo studio legale per verificare la fattibilità di un ricorso.

Nell’attesa di una regolare convocazione sul tavolo nazionale e in mancanza di un accordo quadro regionale riteniamo che la definizione dei due accordi siglati lo scorso venerdì con la direzione metropolitana sia in tutta franchezza oggi da ritenere quanto meno frettolosa e avventata. Di corsa si va soltanto a sbattere.

Per quanto concerne i nuovi bandi per l’assegnazione di posizioni organizzative la direzione ha opportunamente rinviato al prossimo mese di novembre la loro emissione evitando in tal modo l’esclusione dei colleghi della gestione pubblica.

Considerata inoltre la particolare situazione di crisi in cui versa ormai da tempo la sede provinciale di Latina, con il personale tuttora collocato in due stabili e un’ulteriore specificità (un direttore e due dirigenti in organigramma), la USB ha chiesto e ottenuto un intervento urgente da parte della direzione regionale.

Nulla di nuovo, infine, per quel che riguarda il ventilato accorpamento di alcune agenzie INPS nelle strutture INAIL (Aurelio, Sora e Anzio), per ridurre le spese. Nonostante le buone intenzioni e la piena disponibilità degli interlocutori, infatti, la documentazione ancora da approntare, le particolari procedure ancora da attivare e l’indispensabile acquisizione del parere di congruità per il canone, non consentono una soluzione in tempi rapidi.