Nel corso dell’incontro svoltosi ieri presso la sede regionale, riguardante l’integrazione dell’area metropolitana e il conferimento delle nuove posizioni organizzative, la direzione ci ha ragguagliato sulla situazione determinatasi nell’area territoriale romana a seguito di quanto è stato disposto dalla recente circolare 128 (vedi).
Le selezioni programmate per la gestione pubblica sono state completate e ora si sta procedendo all’attribuzione degli incarichi per le quattro Filiali interessate mentre sono stati confermati 3 dei 4 responsabili URP (1 risulta rinunciatario). Restano comunque scoperte le posizioni organizzative delle due nuove Filiali di coordinamento per le quali si procederà a breve, così come il successivo bando di selezione riguarderà il conferimento di tutti gli incarichi rimasti vacanti nelle cinque Filiali coordinamento e nelle Agenzie complesse dell’area metropolitana.
Le decisioni assunte, sempre alla velocità della luce, hanno fatto tuttavia registrare palesi violazioni dei criteri di opportunità e di trasparenza, che abbiamo rimarcato con fermezza sul tavolo regionale, precisando nella fattispecie che a Tivoli non è stata attivata la prevista procedura del bando. Con un’inaccettabile forzatura. Pur non entrando nel merito delle singole scelte, effettuate a metà strada tra la direzione centrale risorse umane e quella regionale, la USB ha evidenziato che questo costituisce un pericoloso precedente, avendo operato senza un criterio.
Considerata la complessiva nebulosità delle operazioni in corso e la “regolamentazione” ancora in itinere, abbiamo chiesto inoltre che ci venga al più presto consegnata la mappatura completa con l’indicazione degli incarichi assegnati e/o prorogati in via sperimentale nel Lazio. Proprio perché la materia è tutta da reimpostare.
La direzione regionale ha infine precisato che l’Agenzia di Tivoli andrà a regime da subito, fatta eccezione per l’area aziende con dipendenti (partirà 1° febbraio) per scongiurare nuovi problemi non essendo stato aggiornato il meta-processo. Abbiamo successivamente chiesto chiarimenti in merito alla destinazione finale dei cinque colleghi che operano presso il magazzino di via Carmignani, un vero e proprio deposito di considerevoli dimensioni da dismettere completamente ed abbiamo ricevuto precise rassicurazioni. Se ne riparlerà naturalmente una volta terminate le fasi di impacchettamento e di trasferimento dei fascicoli al Delta.
Ma il clou della serata è stato poi rappresentato dai dati estremamente negativi che la PPC ha elaborato a tutto il 30 settembre per la liquidazione dell’incentivo ordinario e speciale, consegnati in occasione dell’Osservatorio sulla produttività. Da questi traspare in maniera purtroppo inequivocabile (vedi doc. allegato) che specialmente sugli obiettivi di qualità l’intera regione Lazio, fatta eccezione per 3 sedi, si trova al momento in una situazione che definire disastrosa è dir poco. Nonostante l’eredità scomoda cui facevamo riferimento già nel comunicato 32 a proposito della Cenerentola Lazio e il rinnovato impegno da parte della nuova PPC nel tentativo di salvare il salvabile, non è possibile stare a questo “gioco al massacro” né accettare supinamente imposizioni, perché l’impianto per la USB è completamente sbagliato e non basterà certo qualche correttivo a redimerlo.
Tra mobbing e malesseri di ogni tipo, stressati come non mai ed in barba alle reali esigenze dell’utenza, oggi si continua tuttavia a correre come se nulla fosse. In attesa di andare definitivamente a sbattere, perché qualcuno ha scelto per noi.