Il Presidente/Commissario Mastrapasqua ha partecipato qualche giorno fa ad un incontro politico-istituzionale presso il Circolo della Caccia a Bologna.
Bontà sua ha trovato il tempo per un breve incontro con le organizzazioni sindacali regionali dell’INPS, presente il direttore regionale. Sembra che il Presidente abbia dichiarato di non sapere in cosa consista l’organizzazione per flussi o la differenza tra back office e front office, poiché si limita a firmare documenti elaborati dai dirigenti della tecnostruttura, ai quali ha, di fatto, addossato la responsabilità della riorganizzazione.
C’è da pensare che il Presidente abbia firmato la Determinazione 140 del 2008 ad occhi chiusi, probabilmente troppo preso dai suoi molteplici impegni per soffermarsi su quello che stava firmando. Se neanche il Presidente ha capito in cosa consista questa riorganizzazione, c’è da stare “allegri” sugli effetti che ne deriveranno… Il Prof. Billia si starà rivoltando nella tomba, ci auguriamo per lui di essere confortato da un buon risotto al barolo.
Dal resoconto scritto dalle organizzazioni sindacali regionali apprendiamo poi che il Presidente ha accusato i sindacati nazionali di voler firmare gli accordi integrativi a fine anno, a consuntivo, mentre lui presenta personalmente ogni anno per tempo la proposta dell’amministrazione. Qui la faccia tosta del Presidente raggiunge livelli inimmaginabili, dal momento che non solo non si presenta mai al tavolo sindacale, ma rifiuta costantemente le richieste di incontro della RdB.
Gravissima l’accusa lanciata contro “soggetti”, anche sindacali, che avrebbero interessi diretti nelle ditte informatiche esterne. Se è vero quanto riportato dai sindacati dell’Emilia Romagna, e non abbiamo motivo di ritenere il contrario, il Presidente avrebbe affermato di aver inviato l’Audit presso la Direzione Centrale della Tecnologia Informatica e di aver scoperto che tra quanti fanno la voce grossa contro le esternalizzazioni c’è chi ha interessi nelle ditte esterne. Se il Presidente ha le prove, tiri fuori i nomi e vada a denunciarli alla Procura della Repubblica, altrimenti taccia e si comporti in modo più adeguato al ruolo istituzionale che ricopre, evitando generici chiacchiericci da mercato del pesce, altrimenti potremmo dedurre che il vero obiettivo è screditare chi come noi sta facendo una seria battaglia contro le esternalizzazioni selvagge.
D’altronde è difficile chiedere serietà ad un Presidente che paragona il servizio di pulizia alla riorganizzazione dell’Istituto. Infatti, un’altra “chicca” collezionata dal Presidente per giustificare l’affidamento del progetto di riorganizzazione alla KPMG, sembra essere stata l’affermazione che non ci sia nulla di scandaloso nell’esternalizzazione del progetto di nuovo assetto organizzativo, visto che a nessun dipendente verrebbe in mente di rivendicare per sé l’attività di pulizia degli uffici. Que viva el Presidente!!!
Quanta amarezza nel constatare in che mani sia finito l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale! Anche per questo la mobilitazione dei lavoratori deve continuare con sempre maggiore convinzione. Il successo di partecipazione alle assemblee del 21 aprile presso le sedi pilota che stanno sperimentando il nuovo assetto organizzativo è il punto di forza su cui dobbiamo poggiare le future iniziative, aperte alla partecipazione di tutti quelli che si ritrovano intorno al progetto di difesa dell’INPS e dei servizi ai cittadini, per uno Stato Sociale forte e solidale, contro il progetto di privatizzazione di scuola, sanità e previdenza.