All’INPS di Taranto il Direttore ha deciso di mettere in esubero 11 lavoratori dell’Area A su un totale di 17 (vedi informativa allegata al presente comunicato). Potrebbe essere l’avvio di un pericoloso e inaccettabile processo di espulsione di personale dall’ente, prime sperimentazioni di quanto accadrà in futuro con l’applicazione della Riforma Madia della Pubblica Amministrazione. La USB di Taranto ha immediatamente solidarizzato con i lavoratori interessati respingendo drasticamente la provocazione del dirigente della sede, chiamando a risponderne l’Amministrazione centrale.
Allo stesso modo la segreteria nazionale della USB dell’INPS è intervenuta chiedendo un incontro urgente al Direttore generale e al Capo del Personale. I lavoratori non sono dei numeri ed è indegno trattarli come tali. Non risulta, inoltre, che siano mai stati definiti degli organici di sede e che sia prerogativa dei direttori provinciali dichiarare esuberi di personale, a meno che vi siano disposizioni che non sono state portate all’attenzione delle organizzazioni sindacali.
E’ necessario, inoltre, aprire un immediato confronto a livello centrale sui sistemi di pianificazione e misurazione degli obbiettivi di produzione, tenendo conto di tutto il personale attualmente in forza all’INPS e della distribuzione nelle tre diverse aree.
Invitiamo tutti i lavoratori dell’ente ad esprimere la massima solidarietà ai lavoratori dell’Area A di Taranto con le forme che riterranno opportune.
All’INPS è necessario riattivare da subito non solo le selezioni interne alle aree ma anche quelle da un’area all’altra, solo così potrà essere evitata quella che si annuncia come un’espulsione di massa di lavoratrici e lavoratori che con grande sacrificio si sono impegnati per accrescere la propria professionalità mettendosi al servizio dei cittadini.