La pressione e le proteste dei lavoratori hanno costretto il Governo a rinviare il provvedimento per la costituzione dell’Agenzia Unica della Vigilanza. Un affollato presidio organizzato dall’USB, con la partecipazione di oltre 300 ispettori di vigilanza provenienti da tutta Italia, si è svolto questa mattina a Roma sotto il Ministero del Lavoro. La delegazione dell’USB P.I. è stata ricevuta dal Segretario generale, Paolo Pennesi, e dal Direttore generale della Vigilanza, Danilo Papa.
L’USB ha contestato i contenuti del decreto, evidenziando la propria forte contrarietà alla scelta di mettere sotto lo stretto controllo politico un’attività di grande valore sociale, la cui indipendenza è garanzia per tutti i lavoratori.
Il Governo prosegue nella politica di arretramento dello Stato dai territori, prevedendo la chiusura di oltre 80 sedi territoriali del Ministero del Lavoro, creando 18 sedi regionali dell’Agenzia Unica della Vigilanza che costringerebbero imprese e lavoratori a viaggi di centinaia di chilometri solo per poter, ad esempio, discutere un verbale di accertamento. Il personale amministrativo sarà costretto ad una mobilità forzata. Nessuna garanzia, inoltre, per la salvaguardia delle retribuzioni degli ispettori di vigilanza interessati dal processo di ristrutturazione.
Nel corso dell’incontro, Il Segretario generale Pennesi ha così liquidato le eccezioni e le proposte avanzate dalle Amministrazioni di Inps e Inail: “Sono enti vigilati dal Ministero del Lavoro, li dobbiamo ascoltare, ma poi siamo noi a decidere”, ha affermato il Segretario, esempio di come il potere politico intenda esercitare un forte controllo sull’attività delle amministrazioni pubbliche.
L’Agenzia Unica, prevista dal jobs act, è un’ulteriore tassello dell’operazione di smantellamento delle garanzie del mondo del lavoro. La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni, e se il Governo andrà avanti senza ascoltare le ragioni dei lavoratori, attaccando la funzione fondamentale della Vigilanza, gli ispettori saranno pronti anche a forti iniziative, compresa la restituzione del tesserino di ispettore a testimonianza dell’impossibilità di svolgere pienamente la propria funzione.
Contro questo smantellamento complessivo dei diritti dei lavoratori, l’USB manifesterà il prossimo 28 febbraio a Milano e invita tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al corteo nazionale che partirà alle 14.00 da Largo Cairoli.
Roma, 20 febbraio 2015
Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina
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