Se si pensa davvero che siano i direttori regionali e i direttori di area metropolitana a decidere il mantenimento o meno di una presenza diffusa dell’INPS nei territori si è completamente fuori strada. Con la determinazione presidenziale N. 52 del 16 maggio 2018 e con la circolare N. 96 del 21 settembre scorso è stata aperta la strada alla decimazione delle Agenzie territoriali per trasformarle, bene che vada, in punti INPS. Chi ha scelto i criteri ai quali deve rispondere un’Agenzia per evitare la chiusura lo ha fatto in modo da costringere chi governa il territorio a misure drastiche che porteranno ad un forte ridimensionamento della presenza dell’INPS.
Nella sola regione Calabria sono a rischio chiusura le Agenzie di Castrovillari, Paola, Soverato, Tropea, Locri, Scalea e Trebisacce. E stiamo parlando della regione governata dal dirigente che fa parte della delegazione trattante a livello nazionale in rappresentanza del territorio. Quello che abbiamo di fronte è un cambiamento radicale dell’assetto dell’INPS e chi lo sta realizzando è quel Boeri che ha sempre sostenuto che l’Istituto deve essere vicino ai cittadini utenti. E meno male!
Sappiamo che all’interno dell’INPS c’è chi sta tramando per arrivare ad una riduzione dell’organico, che farebbe il paio con la chiusura delle Agenzie. Si cerca di smantellare l’attuale assetto dell’Istituto se non addirittura di distruggere l’Istituto stesso.
La questione non può essere affrontata in modo ordinario, chiedendo a questo o a quel direttore regionale udienza per soddisfare i riti sindacali con il solo scopo di affermare la propria esistenza. La situazione è drammatica: Boeri ha dichiarato guerra all’INPS, infischiandosene dei servizi e considerandolo solo una preziosa cassaforte di dati, e si comporta in modo sprezzante con i lavoratori dell’Istituto, alzando la posta dei requisiti per la partecipazione alle selezioni interne per i passaggi di area, trascurando volutamente la valorizzazione delle reali professionalità.
La risposta deve essere adeguata. USB annuncia lo stato di agitazione del personale e l’avvio delle procedure per l’indizione dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS. Impediamo a Boeri di ridurre in cenere l’Istituto e di mortificare i lavoratori dell’Ente.