Dopo tanto parlare riteniamo sia arrivato il momento di chiudere il cerchio in merito al problema del mansionismo e vedere chi vuole veramente assumere le decisioni che si rendono necessarie e chi invece intende ancora menare il can per l'aia.
Abbiamo quindi indetto per il 25 novembre un‘ Assemblea nazionale del personale delle aree A e B, nel giorno in cui prosegue la discussione al tavolo nazionale sul Contratto Integrativo di ente 2014, per esercitare una positiva pressione sul confronto sindacale.
La USB ha presentato da tempo ed inviato a tutti una piattaforma con dettagliate proposte per dare ai lavoratori delle Aree A e B almeno quelle risposte che il Contratto integrativo rende possibili.
NUOVO TEP – Questa la nostra proposta: da A1 a C2 € 340,00 – C3 € 320,00 – C4/C5 € 310,00. Questa invece la proposta dell’amministrazione e delle altre organizzazioni sindacali: da A1 a C2 € 265,00 – C3 € 270,00 – C4/C5 € 295,00. Come si vede noi chiediamo di dare di più a tutti, con importi maggiori per i livelli economici più in sofferenza.
PASSAGGI - Abbiamo chiesto che già da quest’anno con decorrenza 1° dicembre si riattivino le selezione per i passaggi di sviluppo economico per le sole Aree A e B, con un impatto sul fondo decisamente irrisorio, per riuscire poi a collocare tutto il personale di quelle aree nelle posizioni economiche A3 e B3 con decorrenza 1°gennaio 2015 all’interno del Contratto integrativo 2015 che dovrà riavviare le selezioni di sviluppo economico anche per i lavoratori dell’Area C. E’ inoltre necessario esercitare pressioni sull’amministrazione e sul Dipartimento della Funzione Pubblica per ottenere il riavvio delle selezioni per i passaggi giuridici dall’Area A all’Area B e dall’Area B all’Area C.
Alcuni obbiettivi sono a portata di mano e non ci sono particolari ostacoli ad attuare quanto da noi richiesto per il 2014, tranne la mancanza di volontà degli altri soggetti seduti al Tavolo nazionale di contrattazione.
Allo stesso tempo siamo consapevoli che i vincoli imposti per legge ai passaggi verticali di Area, e non solo dalla Riforma Brunetta, rischiano d’ingabbiare i lavoratori nelle Aree di appartenenza per lunghi anni se non per sempre. Soltanto la riapertura del Contratto collettivo nazionale di lavoro può rimettere in discussione il sistema di classificazione del personale e lì potremmo tutti verificare chi ha veramente a cuore gli interessi dei lavoratori delle Aree A e B e quante sono le organizzazioni sindacali disposte ad appoggiare la proposta di Area unica che la RdB prima e la USB poi avanzano da oltre quindici anni.
E’ necessario che i lavoratori delle Aree A e B si mobilitino per chiedere un cambio di passo e per dire chiaramente che non sono disposti ad essere inviati in mobilità presso altre amministrazioni pubbliche dopo anni di sacrifici e d’impegno per acquisire un’adeguata professionalità.
MARTEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 10
SALA ALDO MORO DELLA DIREZIONE GENERALE
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI DELLE AREE A - B
MOBILITIAMOCI TUTTI
IMPORTANTE - L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI
MARTEDI’ 25 NOVEMBRE E’ APERTA A TUTTI-.