Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

DOCUMENTO FINALE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE USB INPS SVOLTOSI A ROMA IL 2/3 OTTOBRE 2015

Nazionale,

Pubblichiamo il documento finale licenziato dal Coordinamento Nazionale USB INPS riunitosi a Roma Il 2/3 ottobre. In allegato la mozione di solidarietà verso un nostro delegato dell’Emilia Romagna denunciato per diffamazione a seguito della diffusione di un volantino sindacale

Il Coordinamento Nazionale USB P.I. INPS riunito a Roma il 2/3 ottobre 2015 valuta totalmente negative, contraddittorie e strumentali le decisioni assunte  dagli attuali vertici dell’Istituto rispetto al ruolo che il principale Ente di Previdenza del Paese deve avere all’interno del sistema previdenziale pubblico.

Sottolinea che a causa di tali scelte, ed in assenza di un chiaro progetto di riorganizzazione dell’Istituto,  l’INPS perde il controllo sulla funzione di Vigilanza che ha rappresentato per anni una delle principali attività qualificanti del proprio ruolo istituzionale.

In tal senso la USB INPS seguirà ed appoggerà, anche attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro specifico, tutte le iniziative in difesa della funzione dell’attività di vigilanza e dei lavoratori interessati dal Decreto Legislativo n. 149 del 14 settembre 2015, che rappresenta una sconfitta per il presidente Boeri, che aveva candidato l’Istituto a gestire il coordinamento dei corpi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’INAIL e, appunto, dell’INPS.

Si viene a determinare un ulteriore progressivo svuotamento delle funzioni dell’Istituto all’interno del più ampio disegno di privatizzazione dell’intero sistema previdenziale, attraverso la  gestione della previdenza complementare affidata ai Fondi Pensione ed ai soggetti assicurativi/finanziari privati.

 

Il Coordinamento Nazionale denuncia e respinge l’attacco vergognoso al sindacato messo in atto attraverso il sito ufficiale dell’INPS “a porte aperte – la pensione dei sindacalisti “ non giustificabile in alcun modo se non dalla volontà dei Vertici dell’Istituto di inserirsi nel dibattito sulla modifica dei diritti sindacali per ridurre gli spazi di democrazia e di rappresentanza dei lavoratori, insieme con la riduzione dei loro diritti e tutele.

Un chiaro tentativo di colpire, senza alcuna distinzione tra i comportamenti messi in atto, chi non intende  condividere ed ha contrastato fin dall’inizio il ruolo del sindacato complice con le scelte dei governi degli ultimi anni rispetto alle politiche che hanno interessato il modo del lavoro. 

Un attacco che la USB INPS intende respingere offrendo tutta la sua partecipazione e collaborazione alle iniziative che la struttura di pubblico impiego vorrà assumere, garantendo la sua presenza nei coordinamenti regionali  USB di P.I., promuovendo  assemblee con gli iscritti e tutti i lavoratori come strumento di discussione, confronto e decisione.

 

Il Coordinamento Nazionale:    

  • denuncia inoltre il tentativo di intimidazione e di risoluzione delle vertenze attraverso  lo strumento dei provvedimenti disciplinari, inaspritosi in modo preoccupante negli ultimi sei mesi, assumendo l’impegno a contrastare tale deriva autoritaria nei confronti dei lavoratori;    
  • assume tra gli impegni prioritari, su tutto il territorio nazionale, quello di richiamare in modo costante l’Amministrazione al rispetto delle disposizioni normative e regolamentari relative alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso l’azione degli RLS  designati  tra le  RSU,  il cui mandato è stato  ratificato dall’assemblea dei lavoratori;    
  • chiede in particolare che tutti i luoghi di lavoro siano forniti dell’adeguata strumentazione tecnica da mettere a disposizione delle squadre di emergenza e primo intervento, predisponendo periodicamente l’aggiornamento formativo dei soggetti previsti dal D.lgs 81/2008 ed il programma delle visite periodiche obbligatorie per tutti i lavoratori.

 

Ribadendo la sua condivisione alla piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale,  già presentata dalla USB P.I. all’Aran,  il Coordinamento Nazionale denuncia l’assoluta insufficienza delle risorse previste dal Governo per finanziare il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e, nel contempo, esprime la sua  ferma opposizione alla direttiva per la modifica dei comparti di contrattazione nel Pubblico Impiego inviata all’Aran dal  ministro Madia.

Un inaccettabile tentativo che ha come obiettivo quello di raggiungere prima dell’apertura del confronto sul rinnovo dei Contratti Nazionali una riduzione dei comparti e la costituzione di un comparto unico tra Agenzie, Ministeri, Presidenza del Consiglio e Parastato utilizzando la riforma Brunetta, che aveva previsto questa modifica, per rinviare il rinnovo dei contratti dei lavoratori e delle lavoratrici pubblici ancora una volta.

 

Il Coordinamento Nazionale USB INPS condivide l’iniziativa promossa dalla USB P.I. di proclamare un’ assemblea di tutti i dipendenti pubblici nella giornata del 16 ottobre 2015 da tenersi a Roma presso la Funzione Pubblica per contrastare il disegno del Ministro Madia e rivendicare il diritto all’immediato rinnovo dei Contratti Nazionali bloccati da oltre sei anni.

 

 

 

CONTRATTO INTEGRATIVO 2015

 

In merito al Contratto integrativo 2015 il Coordinamento Nazionale:    

  • respinge la bozza presentata dall’Amministrazione, ritendendola assolutamente inadeguata a dare  risposte certe alle attese dei dipendenti dell’Istituto ed alla complessa fase di integrazione, ancora da completare a distanza ormai di quattro anni dalla soppressione di INPDAP ed ENPALS;    
  • chiede ai vertici dell’Istituto di assumere in tutte le occasioni di confronto nelle sedi istituzionali e con i ministeri vigilanti una forte presa di posizione per il rinnovo dei Contratti Nazionali dei dipendenti pubblici al fine di giungere allo sblocco delle assunzioni, alla stabilizzazione dei comandati, e all’indizione dei bandi di selezione per i passaggi verticali tra le aree come riconoscimento della professionalità raggiunta dai lavoratori, all’interno di una più generale ed immediata definizione di un nuovo ordinamento professionale che, registrando le trasformazioni nel frattempo intervenute nell’organizzazione del lavoro, consenta il superamento dei vincoli posti dalla L. 15/2009 con la costituzione dell’area unica dei profili professionali;   
  • chiede che con il Contratto Integrativo 2015 si assuma l’impegno per avviare nell’immediato le procedure di selezione per i passaggi di sviluppo economico e la predisposizione di graduatorie che abbiano validità pluriennale e che permettano il riconoscimento di un passaggio di sviluppo economico a tutto il personale e la collocazione in A3 e B3  dei lavoratori inseriti in tali aree;    
  • propone che l’utilizzo delle maggiori risorse che si potranno rendere disponibili all’interno del Fondo Incentivante 2015 sia destinato con prevalenza alla definitiva equiparazione dei trattamenti incentivanti ed alla costituzione di un’indennità per i lavoratori delle aree A e B, per compensare le maggiori responsabilità che tali lavoratori assumono giornalmente rispetto a quelle previste nel Contratto Collettivo Nazionale di Comparto. Tale indennità dovrà coprire la differenza con la retribuzione tabellare prevista nell’attuale ordinamento professionale con la prima figura giuridica dell’area immediatamente superiore (B1 e C1), ed essere riassorbibile solo a seguito del passaggio di area;   
  • ritiene assolutamente inaccettabile che il sistema indennitario sia finanziato esclusivamente con le risorse del Fondo Incentivante, senza alcun contributo da parte dell’Amministrazione, che scarica su tale Fondo il costo di figure  di tipo dirigenziale che, invece,  dovrebbe essere più correttamente imputato al bilancio dell’Istituto.

 

Dichiarando la sua totale contrarietà a quanto previsto ai punti a) b) d) g) h) dell’art.4 della bozza presentata dall’amministrazione, il Coordinamento Nazionale:

  • chiede la convocazione della commissione tecnica in tema di riorganizzazione al fine di superare l’attuale sistema indennitario, che risulta ridondante ed ingiustificato rispetto all’organizzazione del lavoro ed alla polverizzazione e conseguente ridistribuzione  delle responsabilità tra tutti i lavoratori, per i quali l’amministrazione dovrà farsi promotrice di una generalizzata copertura assicurativa contro i rischi connessi allo svolgimento delle funzioni, richiesta formale già inoltrata dalla USB lo scorso anno;    
  • considera necessario attribuire particolare attenzione al lavoro svolto dalle sedi territoriali sia in termini economici che per l’adozione di tutte le misure di sicurezza necessarie per scongiurare fenomeni sempre più ricorrenti di aggressione e/o minacce rivolte agli addetti impegnati nel rapporto con l’utenza.

 

Pur ribadendo la contrarietà alla  progressiva formalizzazione di “ruoli specialistici” chiede che nel Contratto integrativo 2015, nell’ambito di una revisione delle figure di responsabilità, sia riconosciuta l’attività svolta dai funzionari che vengono incaricati di rappresentare l’Istituto in sede di giudizio, attraverso il riconoscimento di uno specifico compenso indennitario.

 

Richiamando l’amministrazione al rispetto dell’impegno assunto per  la revisione del sistema di misurazione della performance,  il Coordinamento Nazionale chiede una profonda verifica sulla misurazione e l’aggiornamento del catalogo dei prodotti presi a riferimento per il raggiungimento dei risultati, con il pieno riconoscimento di attività oggi non valutate ai fini della produzione, insieme ad una maggiore valorizzazione del fattore qualità rispetto agli obiettivi puramente quantitativi.

 

A tale proposito denuncia:     

  • il progressivo aumento dei tempi per l’erogazione delle prestazioni pensionistiche gestione pubblica che fanno registrare un ritardo ormai di cinque mesi rispetto all’uscita dal lavoro, dovuto anche al cattivo funzionamento  dei sistemi operativi dopo le modifiche introdotte nelle procedure applicative.     
  • la gestione disastrosa dei tempi per l’avvio della nuova NASPI che ha determinato un afflusso incontrollato agli sportelli.     
  • La superficialità dimostrata dall’Amministrazione in merito alla delicata materia inerente il controllo del processo produttivo (vedi Circ. 141/2015)

Il Coordinamento Nazionale ribadisce infine la sua richiesta per una vera formazione continua ed un costante aggiornamento delle conoscenze destinate a tutti i lavoratori, con particolare riguardo alle figure relative alla sicurezza, non limitandole alla modalità on the job.

 

I lavori si chiudono ricordando l’appuntamento per tutti i dipendenti all’assemblea del 16 ottobre presso la Funzione Pubblica  per l’immediata apertura del confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

 

 

 

Roma, 3 ottobre 2015

 

 

 

 

 

 

* * *

 

 

 

MOZIONE DI SOLIDARIETA’

AL DELEGATO REGIONALE USB INPS EMILIA ROMAGNA

 

Il Coordinamento Nazionale  USB Pubblico Impiego INPS, riunito a Roma il 2/3 ottobre 2015, esprime piena solidarietà al delegato regionale della USB Pubblico Impiego INPS dell’Emilia Romagna Donato Cardigliano, denunciato per diffamazione a causa della diffusione di un comunicato sindacale del 23 Febbraio 2012 firmato dalla  USB INPS Emilia Romagna.

Il Coordinamento Nazionale riafferma con forza che il conflitto relativo alle vertenze aperte sul lavoro ed espresso nelle diverse forme non può essere regolato in tribunale, ma trovare sempre soluzione nell’ambito di una dialettica che a volte può assumere toni anche aspri.

USB sosterrà con convinzione il delegato nella causa penale e non si farà intimidire da nessuno rispetto al diritto di espressione e di critica, anche severa, nei confronti della controparte. 

 

Roma, 3 ottobre 2015 

 

Coordinamento Nazionale USB P.I. INPS