CGIL-UIL-CISAL-RdB/USB dell’INPS hanno deciso di non partecipare più ad alcuna riunione con l’amministrazione finché non otterranno l’applicazione del contratto integrativo 2009, siglato ormai da dieci mesi.
“La firma degli accordi non ha più valore – denunciano i quattro sindacati dell’INPS – L’amministrazione ha incassato l’aumento di produttività previsto dal contratto integrativo ma non riconosce ai lavoratori i contenuti dell’accordo in merito al premio di produzione, alla crescita professionale, alle mansioni superiori”.
CGIL-UIL-CISAL-RdB/USB sono anche preoccupati per il futuro dell’Ente previdenziale, a fronte d’interventi legislativi che hanno ridimensionato il ruolo della previdenza pubblica e favorito l’ingresso di soggetti privati su attività e servizi gestiti dall’INPS.
“C’è il rischio di svuotare di funzione un Ente che è un pilastro del Welfare – affermano CGIL-UIL-CISAL-RdB/USB – La continua diminuzione degli organici, il mancato ricambio generazionale attraverso nuove assunzioni, la chiusura di sedi ed agenzie sul territorio prevista dal recente piano di riorganizzazione, sono tutti elementi che fanno pensare ad una politica di dismissione e disinvestimento in contrasto con l’esigenza di garantire maggiori e migliori servizi ai cittadini”.
I coordinatori nazionali di CGIL-UIL-CISAL-RdB/USB il 9 settembre saranno all’INPS di Pordenone, dove terranno un’assemblea regionale dei lavoratori INPS del Friuli Venezia Giulia. In concomitanza con l’iniziativa, in tutte le altre sedi INPS del Paese si terrà un’assemblea simbolica di 1 minuto, a sostegno della vertenza. I lavoratori dell’INPS saranno poi convocati a Roma il 1° ottobre, presso la direzione generale dell’Ente previdenziale, per una grande manifestazione nazionale.
Non si escludono iniziative eclatanti e l’indizione dello sciopero per impedire che l’INPS scivoli verso una residuale funzione pubblica e per ottenere il rispetto del contratto integrativo sottoscritto.
FP CGIL INPS UIL PA INPS FIALP - CISAL INPS RdB PI - USB INPS
* * * AGENZIE STAMPA * * *
Apc-Inps/ Sindacati in stato agitazione per applicazione integrativo
Iniziativa di Cgil, Uil, Cisal e Rdb
Roma, 6 set. (Apcom) - Cgil, Uil, Cisal e Rdb dell`Inps hanno
deciso di non partecipare più ad alcuna riunione con
l`amministrazione finché non otterranno l`applicazione del
contratto integrativo 2009, siglato ormai da dieci mesi.
"La firma degli accordi non ha più valore - denunciano i quattro
sindacati dell`Iinps - l`amministrazione ha incassato l`aumento
di produttività previsto dal contratto integrativo ma non
riconosce ai lavoratori i contenuti dell`accordo in merito al
premio di produzione, alla crescita professionale, alle mansioni
superiori".
Le organizzazioni sindacali sono anche preoccupate per il futuro
dell`ente previdenziale, a fronte d`interventi legislativi che
hanno ridimensionato il ruolo della previdenza pubblica e
favorito l`ingresso di soggetti privati su attività e servizi
gestiti dall`Inps.
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INPS: CGIL, PROTESTA PER INTEGRATIVO, NON ESCLUSO SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - I sindacati dell'Inps protestano a
sostegno dell'applicazione del contratto integrativo e
minacciano la proclamazione di uno sciopero dei dipendenti
dell'Istituto. Cgil, Uil, Cisal e Rdb - si legge in una nota
della Cgil pubblico impiego - ''hanno deciso di non partecipare
piu' ad alcuna riunione con l'amministrazione finche' non
otterranno l'applicazione del contratto integrativo 2009,
siglato ormai da dieci mesi''. Alla protesta non partecipa la Cisl.
Secondo i sindacati l'amministrazione ha incassato l'aumento
di produttività' previsto dal contratto integrativo ma non
riconosce ai lavoratori i contenuti dell'accordo in merito al
premio di produzione, alla crescita professionale, alle mansioni
superiori.
A sostegno della vertenza è stata convocata a Roma per il
primo ottobre una manifestazione nazionale. ''Non si escludono
iniziative eclatanti - conclude la nota - e l'indizione dello
sciopero per impedire che l'Inps scivoli verso una residuale
funzione pubblica e per ottenere il rispetto del contratto
integrativo sottoscritto''. (ANSA).
"C`è il rischio di svuotare di funzione un ente che è un
pilastro del welfare - aggiungono - la continua diminuzione degli
organici, il mancato ricambio generazionale attraverso nuove
assunzioni, la chiusura di sedi ed agenzie sul territorio
prevista dal recente piano di riorganizzazione, sono tutti
elementi che fanno pensare ad una politica di dismissione e
disinvestimento in contrasto con l`esigenza di garantire maggiori
e migliori servizi ai cittadini".
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INPS: SINDACATI IN STATO D'AGITAZIONE SU CONTRATTO INTEGRATIVO
(AGI) - Roma, 6 set. - Cgil, Uil, Cisal e Rdb dell'Inps hanno
deciso di non partecipare piu' ad alcuna riunione con
l'amministrazione finche' non otterranno l'applicazione del
contratto integrativo 2009, siglato ormai da dieci mesi. "La
firma degli accordi non ha piu' valore - denunciano i quattro
sindacati dell'Inps in una nota - l'amministrazione ha
incassato l'aumento di produttivita' previsto dal contratto
integrativo ma non riconosce ai lavoratori i contenuti
dell'accordo in merito al premio di produzione, alla crescita
professionale, alle mansioni superiori".
Le organizzazioni sindacali sono anche preoccupate per il
futuro dell'ente previdenziale, a fronte d'interventi
legislativi che hanno ridimensionato il ruolo della previdenza
pubblica e favorito l'ingresso di soggetti privati su attivita'
e servizi gestiti dall'Inps. "C'e' il rischio di svuotare di
funzione un ente che e' un pilastro del welfare - affermano
Cgil-Uil-Cisal-Rdb - la continua diminuzione degli organici, il
mancato ricambio generazionale attraverso nuove assunzioni, la
chiusura di sedi e agenzie sul territorio prevista dal recente
piano di riorganizzazione, sono tutti elementi che fanno
pensare a una politica di dismissione e disinvestimento in
contrasto con l'esigenza di garantire maggiori e migliori
servizi ai cittadini".
I coordinatori nazionali dei quattro sindacati il 9
settembre saranno all'Inps di Pordenone, dove terranno
un'assemblea regionale dei lavoratori Inps del Friuli Venezia
Giulia. In concomitanza con l'iniziativa, in tutte le altre
sedi dell'istituto del Paese si terra' un'assemblea simbolica
di un minuto, a sostegno della vertenza. I lavoratori dell'Inps
saranno poi convocati a Roma il primo ottobre, presso la
direzione generale dell'ente previdenziale, per una grande
manifestazione nazionale. Non si escludono "iniziative
eclatanti e l'indizione dello sciopero per impedire che l'Inps
scivoli verso una residuale funzione pubblica e per ottenere il
rispetto del contratto integrativo sottoscritto". (AGI)
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INPS. È AGITAZIONE, INTERROTTI I RAPPORTI CON AMMINISTRAZIONE
MANIFESTAZIONE A ROMA L'1 OTTOBRE, NON SI ESLCUDE LO SCIOPERO
(DIRE) Roma, 6 set. - CGIL-UIL-CISAL-RdB dell'INPS hanno deciso
di non partecipare piu' ad alcuna riunione con l'amministrazione
finche' non otterranno l'applicazione del contratto integrativo
2009, siglato ormai da dieci mesi. "La firma degli accordi non ha
piu' valore- denunciano i quattro sindacati- L'amministrazione ha
incassato l'aumento di produttivita' previsto dal contratto
integrativo ma non riconosce ai lavoratori i contenuti
dell'accordo in merito al premio di produzione, alla crescita
professionale, alle mansioni superiori".
I sindacati sono anche preoccupati per il futuro dell'ente
previdenziale, a fronte d'interventi legislativi che hanno
ridimensionato il ruolo della previdenza pubblica e favorito
l'ingresso di soggetti privati su attivita' e servizi gestiti
dall'INPS. "C'e' il rischio di svuotare di funzione un ente che
e' un pilastro del Welfare- affermano CGIL-UIL-CISAL-RdB- La
continua diminuzione degli organici, il mancato ricambio
generazionale attraverso nuove assunzioni, la chiusura di sedi ed
agenzie sul territorio prevista dal recente piano di
riorganizzazione, sono tutti elementi che fanno pensare ad una
politica di dismissione e disinvestimento in contrasto con
l'esigenza di garantire maggiori e migliori servizi ai cittadini".
I coordinatori nazionali di CGIL-UIL-CISAL-RdB il 9 settembre
saranno all'INPS di Pordenone, dove terranno un'assemblea
regionale dei lavoratori e in tutte le altre sedi si terra'
un'assemblea simbolica di 1 minuto, a sostegno della vertenza. I
lavoratori saranno poi convocati a Roma il 1° ottobre, presso la
direzione generale dell'ente previdenziale, per una grande
manifestazione nazionale. Non si escludono iniziative eclatanti e
l'indizione dello sciopero per impedire che l'INPS scivoli verso
una residuale funzione pubblica e per ottenere il rispetto del
contratto integrativo sottoscritto.