Per il ripristino dei servizi soppressi o esternalizzati e per impedire il taglio di 300 euro mensili delle retribuzioni dei lavoratori dell’INPS, da lunedì 7 ottobre l’USB Pubblico Impiego organizza un presidio permanente davanti alla sede del Ministero dell’Economia, in Via XX Settembre a Roma, a partire dalle ore 10.30.
“Dopo l’assedio al MEF del 26 settembre e la giornata di black out informatico del 3 ottobre, da lunedì saremo davanti all’Economia, con una protesta ad oltranza finché non sarà scongiurato il taglio delle retribuzioni dei dipendenti dell’ente previdenziale”, annuncia Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB P.I. .
“All’INPS sono richiesti 532 milioni di risparmi – prosegue il dirigente sindacale – e una parte di questi, ben 94 milioni, il MEF vorrebbe fossero presi dalle retribuzioni dei lavoratori INPS. Il Ragioniere generale dello Stato ha bocciato il piano di risparmi presentato dall’ente, sposando la tesi del Collegio dei Sindaci dell’INPS che da subito si è accanito sulle retribuzioni dei dipendenti”.
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS sono determinati a non farsi scippare parte della retribuzione – conclude il rappresentante nazionale dell’USB – e continueranno a protestare non solo per difendere il proprio stipendio, ma per riconquistare servizi pubblici per i cittadini e funzioni per l’ente. Il 18 ottobre questi temi saranno all’interno dello sciopero generale e della manifestazione nazionale a Roma”.
18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE