Perché non sono stati sistemati i conti assicurativi di tutti i lavoratori prima di avviare un’operazione di trasparenza che rischia di danneggiare l’immagine dell’INPS agli occhi dei cittadini?
Una volta verificata la possibile entità dell’assegno di pensione, qualora si ritenesse del tutto inadeguata, che alternativa avrà il lavoratore se non rivolgersi alle forme di previdenza complementare privata?
Riteniamo sia questa la vera finalità del progetto “La mia pensione”: dare ossigeno ad una previdenza complementare in affanno, che non è mai decollata. A farlo è il Presidente dell’INPS, l’ente che eroga pensioni pubbliche.
Allo stesso modo riteniamo che l’operazione di apparente trasparenza fatta dal Presidente Boeri rispetto ad alcuni fondi INPS e la proposta di tagliare tutte le pensioni retributive superiori a € 2.000,00 mensili, siano finalizzate all’applicazione del sistema di calcolo contributivo a tutto l’arco lavorativo, compresi i periodi antecedenti al gennaio 1996 finora coperti dal calcolo retributivo.
Dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ci aspetteremmo proposte al Governo per restituire valore alle pensioni pubbliche, non un’operazione tutta a favore della previdenza privata o della cancellazione di qualunque traccia del sistema retributivo, che aveva in sé principi di solidarietà, mentre il sistema di calcolo contributivo scarica sul singolo lavoratore l’onere di costruirsi una pensione adeguata, garantita solo a quella minima parte di lavoratori che ha retribuzioni elevate.
Dalla tarda mattinata di ieri i delegati nazionali della USB dell’INPS occupano la “Sala Gianni Billia” della Direzione generale dell’ente previdenziale per protestare contro il blocco delle trattative interne che dura da oltre quattro mesi e contro i progetti di privatizzazione dell’INPS. E’ di questi giorni, infatti, la determina con la quale il Presidente Boeri, direttore scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti, assegna l’incarico di responsabile scientifico di un nuovo progetto denominato “VisitINPS Scholars” a Pietro Garibaldi, responsabile degli studi sul lavoro della Fondazione De Benedetti e fondatore con Boeri del sito di economia la voce.info. L’incarico conferito a Garibaldi è a titolo gratuito, ma il rimborso delle spese è finanziato da banche ed assicurazioni, chiamate da Boeri a sostenere determinate attività dell’ente previdenziale. E’ l’avvio della privatizzazione dell’INPS.
Discutibile è anche la scelta del Presidente dell’INPS di affidare il compito di portavoce ad una giovane laureata della Bocconi con un contratto di consulenza di € 80.000,00 all’anno, come altrettanto discutibile è la nomina a Direttore generale di Massimo Angelo Cioffi, voluta a tutti i costi dal Presidente Boeri, in assenza dei requisiti di esperienza nei compiti istituzionali dell’INPS come previsto dall’art. 12 della Legge N. 88 del 1989.
Sono tanti ormai, tra dirigenti e personale delle aree professionali, a provare disagio a lavorare in un ente che sta perdendo giorno per giorno la propria caratterizzazione sociale, diventando sempre più preda degli appetiti di società private, di banche ed assicurazioni.
Noi siamo convinti che si possa e si debba rilanciare il sistema previdenziale pubblico del Paese cominciando ad attuare una seria lotta agli evasori e ai corrotti. Su questi temi finora non abbiamo sentito nulla dal Presidente dell’INPS.