L’INPS sembra aver tirato i remi in barca ed aver abbandonato al proprio destino l’attività di Vigilanza e gli ispettori che vogliono continuare a svolgere con professionalità il proprio compito.
La pubblicazione del Decreto Legislativo N. 149 del 14 settembre 2015 è sicuramente una sconfitta per il presidente Boeri, che aveva candidato l’Istituto a gestire il coordinamento dei corpi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’INAIL e, appunto, dell’INPS. Tuttavia sarebbe un grave errore se, a fronte della scelta del Governo, l’Ente di previdenza desse l’impressione di voler smobilitare la Vigilanza invogliando gli ispettori a cambiare di profilo professionale per essere impiegati nella verifica amministrativa, riesumando magari la figura dell’accertatore di reparto.
Oggi bisognerebbe accettare la sfida e stendere un cordone sanitario intorno all’Area della Vigilanza per puntare a far valere nel tempo le competenze che l’Ente può esprimere, valorizzando al meglio le banche dati gestite dall’Istituto. Non ci sembra che i vertici dell’INPS abbiano queste intenzioni e desta preoccupazione l’allontanamento per motivi disciplinari del Direttore centrale della Vigilanza proprio in un momento così delicato.
Sul piano delle tutele individuali, il Decreto prevede che l’INPS istituisca un ruolo ad esaurimento degli ispettori di vigilanza e un apposito Fondo per il salario accessorio, dove far confluire le risorse attualmente destinate alle indennità e all’incentivo del personale ispettivo. Il nuovo Fondo sarebbe paragonabile a quello degli ex Art. 15. Qui scatta uno dei tanti problemi: gli ispettori che passeranno all’Agenzia potranno partecipare alle selezioni interne INPS per gli sviluppi economici ai livelli superiori e se sì con quali fondi oppure avranno la carriera bloccata?
Non è chiaro, inoltre, se gli ispettori di vigilanza manterranno nel tempo il contratto degli Enti pubblici non economici, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema dal momento che il nostro Comparto e quello dei Ministeri sono destinati a confluire in futuro nel cosiddetto Compartone degli statali, insieme alle Agenzie Fiscali. E’, quindi, un problema che riguarderà tutto il personale dell’INPS.
Gli ispettori del Trentino Alto Adige e della Sicilia non transiteranno nell’Agenzia, ma l’Ispettorato provvederà a stipulare appositi protocolli d’intesa per garantire uniformità nell’attività di vigilanza ed evitare sovrapposizione di interventi ispettivi. Quanti tra gli ispettori sono in posizione utile nella graduatoria della mobilità nazionale potranno ottenere il trasferimento richiesto, compreso nella regione Sicilia e nelle province autonome di Trento e Bolzano.
La Direzione centrale Vigilanza dell’INPS non è stata soppressa dal Decreto Legislativo N. 149 del 2015, pertanto saranno i vertici dell’Istituto a decidere se sia il caso di mantenerla o, come si vocifera, di accorparla alla Direzione centrale Entrate contributive. Un’eventuale scelta in tal senso sarebbe un ulteriore segnale della volontà di smantellare l’attività di Vigilanza nell’Ente.
La USB Pubblico Impiego ha chiesto al Governo un confronto in vista dell’emanazione dei DPCM con i quali andranno disciplinate molte questioni rimaste appese come: la dotazione organica; la dislocazione territoriale; la definizione delle risorse per il funzionamento e per i trattamenti accessori; la quantificazione dei compensi per le missioni. Occorre il massimo della chiarezza per permettere agli ispettori di vigilanza di scegliere consapevolmente. Ben venga il tavolo di confronto interno all’INPS, ma l’Amministrazione deve chiarire formalmente le diverse questioni appese e informare i lavoratori in merito a quanto esposto in precedenza.
Il nostro impegno in difesa dell’attività di Vigilanza non si arresta di fronte alla pubblicazione del Decreto N. 149 e il 16 ottobre prossimo porteremo sotto le finestre del Dipartimento della Funzione Pubblica la nostra protesta contro le scelte del Governo nel pubblico impiego e per chiedere adeguati stanziamenti per il rinnovo dei contratti. La vertenza sulla funzione dell’attività di Vigilanza farà parte della Piattaforma di quella giornata. Non siamo disposti ad arretrare.
16 OTTOBRE 2015
ASSEMBLEA NAZIONALE INTERA GIORNATA
Ore 10 – PIAZZA VIDONI (CORSO VITTORIO EMANUELE II) - ROMA