Mentre gli altri sindacati hanno accettato le modifiche all’orario di servizio imposte dall’Amministrazione centrale e quelle conseguenti all’orario di lavoro, noi abbiamo da subito respinto la scelta autoritaria della controparte, peraltro incomprensibile dal punto di vista organizzativo e funzionale, annunciando che avremmo denunciato l’Inps per comportamento antisindacale per non aver convocato il tavolo nazionale per la modifica dell’Accordo quadro sull’orario di lavoro, in quanto le scelte unilaterali dell’Amministrazione hanno effetti diretti su tale accordo.
Abbiamo mantenuto l’impegno e presentato ricorso ex art. 28 Legge 300/70 al Tribunale del Lavoro di Roma. L’udienza è stata fissata per il prossimo 12 febbraio.
Facciamo del 12 febbraio una giornata di mobilitazione nazionale contro un’Amministrazione autoritaria, incapace, prona a qualunque richiesta del governo e dei ministeri vigilanti, compresa la modifica dell’orario di servizio e di lavoro, pur di mantenere i propri incarichi e lauti stipendi. L’Amministrazione centrale in questi anni non è stata capace di far comprendere ai diversi governi succedutesi alla guida del Paese la diversa organizzazione dell’Inps, il livello di responsabilità e compiti individuali, la particolarità delle funzioni rispetto ad altre amministrazioni del pubblico impiego.
Tocca ancora una volta a noi e a voi, lavoratrici e lavoratori dell’Istituto, dare un segnale forte all’interno e all’esterno dell’Inps. Per il 12 febbraio vi proponiamo di tenere assemblee in tutti i posti di lavoro, nelle prime due ore, con volantinaggio e spiegazione all’utenza delle ragioni della protesta. Vi proponiamo inoltre di esporre alle finestre della vostra sede lavorativa cartelli con la scritta “SVEGLIA: L’INPS E’ NOSTRO, DIFENDIAMOLO INSIEME”. Speriamo che gli altri sindacati non pongano veti ai loro delegati eletti nelle RSU, perché svilirebbero ancora una volta il ruolo dei rappresentanti eletti direttamente dalle lavoratrici e dai lavoratori.
12 FEBBRAIO 2015 – ASSEMBLEE DI SEDE – PRIME DUE ORE DI LAVORO
FACCIAMO SUONARE LA “SVEGLIA” PER CHI HA RINUNCIATO A LOTTARE